“Lassù sulle Montagne con il Principe di Galles” il quarto libro di Maurizio Liverani
Ovvero come... "farsi tanti nemici"
Non saprei come definire questo quarto lavoro di Maurizio Liverani. Romanzo? Racconto? Diario storico? Analisi politica di vizi, pregi e difetti di alcuni personaggi degli anni passati? Credo di non sbagliare se definisco questo libro un raccoglitore di un po’ di tutto quanto elencato, che ben shakerato ci offre un fresco cocktail di quanto accaduto dagli anni del fascismo ai giorni nostri.
Un lasso di tempo che va dalla sua vita adolescenziale, trascorsa a Venezia, sul velluto, anche se non proprio identica, un po’ simile a come i personaggi di “vestivamo alla marinara”, a quelli più drammatici di giovane partigiano un po’ figlio di mammà, vestito appunto, con un impeccabile “Principe di Galles”. Poi la caduta del Fascismo, il riconoscimento del cadavere di suo zio a Piazzale Loreto, le sue peregrinazioni nei vari quotidiani della Capitale, la sua vita di critico cinematografico, le conoscenze importanti e perché no, gli amori e il definitivo disinteresse per il mondo della Politica. Abbandono racchiuso in questa sua frase: “Dopo queste mie esperienze sono arrivato alla conclusione che per mantenersi una certa libertà di spirito devi scegliere di essere messo al bando dalle due parti“. E le due parti sono la Destra e la Sinistra. I motivi identici per entrambe. Se non sei con me è perché sei contro di me.
Ecco il perché del sottotitolo e del perché ha scelto una frase di Paul Valéry per iniziare il suo lavoro: “I libri hanno gli stessi nemici dell’uomo: il fuoco, l’umidità, il tempo e il contenuto“. Ed è appunto i contenuti dei suoi scritti e delle sue idee, che davano fastidio alle forze politiche del paese ed ai loro capibastone. Non certo a quelli intelligenti, che lo hanno accolto nelle loro redazioni pur sapendo che…
E’ un libro che si legge tutto di un fiato, pieno di aforismi, detti, concetti, pensieri, che richiedono a volte al lettore, di posizionare il dito indice tra le pagine e ritornare indietro di qualche passo, fermandosi poi a riflettere. Ma, con questo, non è che sia un libro dal contenuto pesante, riservato agli addetti ai lavori.
Momo, questo il nome autobiografico scelto dall’autore – come del resto lo chiamavano in famiglia – ci descrive personaggi cinematografici del calibro di Federico Fellini, Luchino Visconti, Roberto Rossellini, Sergio Leone, Ennio Flaiano, Richard Burton, Pier Paolo Pasolini – solo per nominarne qualcuno – e di Politici, come Togliatti, Andreotti, la ministra della cultura russa Ekaterina ed i vari editori e direttori di giornali con cui ha lavorato, collaborato e si è pure scontrato.
Non semplice conoscenze, ma amicizie legate al lavoro e che sono durate anni. Non mancano neppure i suoi amori di giovane indipendente e giramondo. Non mancano i ricordi di Senigallia, una città che l’ospitava ogni qual volta decideva di staccare la spina dalla vita dell’Urbe.
Un uomo, il cui padre era anarchico, il fratello appartenente alla X-Mas, lo zio ministro della Repubblica di Salò e poi fucilato con Mussolini e lui inizialmente comunista per dissenso e poi convinto, fino a che… Ma uno spirito libero resta libero solo per breve tempo. Intervengono fatti, nella politica, che ti obbligano o a prostituirti o ad optare a delle rinunce. E lui, come si definiva anche Pasolini, ha scelto di classificarsi come un “Ateo Politico”.
Come si dice: “Dietro ad un grande uomo c’è sempre una grande donna” e dietro al grande Maurizio Liverani non potevano non essercene allora, almeno due. Se questo libro è nato ed è giunto alle stampe lo si deve appunto a due animi femminili: una è Barbara Soffici, valente giornalista, poetessa e che, seppur desiderosa di restare dietro le quinte, io ho profanato questo suo desiderio, ritenendo cosa giusta dare a Cesare quel che è di Cesare facendo conoscere colei che ne ha curato la prefazione, il progetto grafico e i contatti con l’Editore. L’altra, la signora Chiara Diamantini, uno scricciolo di donna, piccola, con un temperamento dolce ma risoluto che con infinita pazienza si è sobbarcata il grave compito di stare vicino ad un personaggio così importante, ma anche lui da sorreggere nei momenti particolari di stanchezza e di voglia di rinuncia, ricordando i momenti trattati, che malgrado uno tenti di cancellarli dalla mente, alla fine diviene compito ingrato, difficile e pesante.
Come? Ne volete sapere di più? E mica vi posso raccontare tutto il libro! Del resto è in vendita ed anche ad un prezzo modesto.
Lassù Sulle Montagne Con Il Principe Di Galles. Ovvero come farsi tanti nemici
Maurizio Liverani
//ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=996600
//www.distampa.it/news.asp?id=2298
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