Gustav Auzinger regala un finale sopraffino al Festival Organistico
Il Festival itinerante nei comuni del senigalliese si è concluso ad Ostra Vetere
Gustav Auzinger ha condotto con immensa maestria l’ultimo concerto del Festival Organistico Internazionale “Città di Senigallia” di questa stagione. Da grande conoscitore della prassi antica ha presentato un magnifico repertorio del sei e settecento per una serata dal grande contenuto culturale e musicale.
Un motivo di grande fascino del concerto è rappresentato dal fatto che tutte le musiche eseguite nella magica serata ad Ostra Vetere, è pressoché certo, che siano state suonate con lo stesso strumento e nella stessa chiesa da Elisabetta Maria Satellico che nacque a Venezia il 9 gennaio 1706, arrivò nel monastero delle Clarisse di Ostra Vetere, come insegnante di organo, vi prese i voti, cambiando il nome in Maria Crocifissa, ne diventò badessa e infine, dopo la morte, fu proclamata beata, nel 1993, da Papa Giovanni Paolo II.
La piccola chiesa di Santa Lucia era stracolma. Il neo sindaco Luca Meme’ e l’assessore Giacomo Brunetti hanno dato il benvenuto a tutti gli spettatori, fra cui numerosissimi stranieri che si trovano in vacanza nelle nostre belle colline. Il pubblico ha avuto poi la possibilità di visitare, dopo il concerto, il “Museo Civico Parrocchiale Maria Crocifissa Satellico”. L’amministrazione di Ostra Vetere ha deciso di tenere aperta la struttura, oltre le usuali aperture nell’orario estivo, a luglio e agosto: tutti i giorni, 9-12; 16-20 (chiuso domenica mattina), ogni volta che nel bel borgo marchigiano vi sia un evento attrattivo.
La settecentesca Chiesa di S. Lucia è inglobata nel palazzo dove fu ospitato il monastero della monache clarisse fino alla prima metà del ‘800, diventa poi di proprietà della famiglia Marulli, che ne fece la sede della propria azienda agricola con i laboratori per la produzione dell’olio, del vino e per la bachicoltura. Oggi è sede del Museo Civico. Ospita alcuni affreschi di scuola marchigiana del quattrocento staccati dalla Chiesa di San Francesco al Mercatale e un dipinto attribuito al Pomarancio raffigurante “Cristo e San Pietro sul lago di Tiberiade”. Al piano superiore si trova la Biblioteca Francescana costituita da circa 3500 volumi con un importante fondo di incunaboli, cinquecentine e seicentine.
Gustav Auzinger, da esperto conoscitore della prassi esecutiva antica affinata durante la sua grande e lunga esperienza di concertista e fondata sulla sua formazione in Musica Sacra, pedagogia della musica e organo presso la Scuola Musicale Superiore di Vienna ha svolto un concerto perfetto.
Non era facile perché nella cantoria è situato un organo di grande pregio attribuito a Don Benedetto Antonio Fioretti risalente a maestri organari della famiglia Canonici di Montecarotto e installato nel 1707 dal temperamento mesotonico. Azzardando una semplificazione per in non addetti, è in mancanza del Fa diesis e del Sol diesis.
Auzinger che ha curato molti progetti per la costruzione ed il restauro di organi in Austria. ha espresso una musicalità e una “voce” davvero entusiasmanti dalla piccola tastiera, per un pubblico attento e competente che ha capito e ricambiato con applausi scroscianti.
Ostra è stata l’ultima tappa, per quest’anno, di un itinerario culturale ed artistico che partendo da Senigallia ha attraversato alcuni tra i paesi ed i borghi più suggestivi e belli della Valle del Misa e del Nevola. Un itinerario fatto anche di calore umano e ospitalità che si farà ricordare per le sue note migliori.
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!