Mangialardi: “Il Summer Jamboree patrimonio della città e della Regione”
"Per il futuro nessun ridimensionamento, piuttosto un suo ulteriore miglioramento"
Ora che abbiamo archiviato con grande soddisfazione l’edizione 2013 del Summer Jamboree vorrei provare a fare alcune riflessioni su questa manifestazione, fondate su dati oggettivi e sull’analisi di quello che tutti noi abbiamo potuto vedere in questi giorni.
Summer Jamboree 2013 – Senigallia sold out: Guarda la galleria Fotografica
Prima considerazione: i numeri del Summer Jamboree sono impressionanti. Si può essere più o meno amanti del genere, avere maggiore o minore passione per la musica americana degli anni ‘40 e ‘50 ma nessuno può ragionevolmente mettere in discussione il fatto che non ci sono nella nostra regione altre iniziative capaci di mobilitare un numero così elevato di persone.
Seconda riflessione: esiste un’economia cittadina generata dal Summer Jamboree, nel senso di un indotto economico che nei giorni del festival si estende a zone diverse ed interessa generi merceologici diversificati. Sottolineo anche che l’evento genera soprattutto occupazione giovanile diretta e indotta, dato da non sottovalutare anche se si tratta di occupazione temporanea.
Terzo: il popolo del Summer Jamboree è un pubblico variopinto e pacifico; va dal ragazzo in brillantina e bretelle, all’appassionato d’auto d’epoca, dal fanatico del rock and roll fino alla coppia un po’ avanti con gli anni a caccia di ricordi e suggestioni. Si è giustamente insistito sul fatto che le manifestazioni che radunano molte persone non debbano essere necessariamente all’insegna della trasgressione e dello sballo. Ecco mi sembra che il Summer Jamboree insegni parecchio sotto questo punto di vista dal momento che rappresenta una festa vissuta nella grande maggioranza dei casi in un’atmosfera di serenità e tranquillità.
Quarta considerazione: il Summer Jmaboree ha un appeal mediatico straordinario. Oltre ai tanti articoli apparsi sulle testate regionali e nazionali, sono stati moltissimi anche i servizi televisivi andati in onda in questi giorni sulle principali reti italiane. E’ superfluo sottolineare come si sia trattato di un eccezionale veicolo promozionale per l’immagine turistica di Senigallia.
Da queste brevi considerazioni, basate lo ripeto su dati oggettivi e misurabili, emerge chiaramente come il Summer Jamboree sia un patrimonio dell’intera città di Senigallia, specie in un momento economico generale così difficile come quello che stiamo vivendo nel quale sei italiani su dieci rinunciano alle vacanze, e che per questo sarebbe un’autentica follia dividerci tra suoi sostenitori e detrattori.
Il fatto che tale evento rivesta un’importanza fondamentale per la nostra comunità non significa naturalmente che le esigenze dei cittadini che non vi partecipano non debbano essere tenute in considerazione. Non a caso infatti anche durante i giorni del Summer l’offerta culturale proposta dalla città era ampia e plurale spaziando dalle mostre fino alla poesia. Per quanto concerne l’impatto sulla città di una manifestazione caratterizzata da numeri così elevati, vorrei ricordare che come Amministrazione Comunale abbiamo adottato tutte le misure che erano nelle nostre possibilità per tenere sotto controllo la viabilità, potenziare i trasporti pubblici, intensificare la vigilanza durante la manifestazione. Già dal giorno dopo la fine della manifestazione la città si presentava ordinata e pulita grazie proprio all’enorme sforzo sia organizzativo che operativo profuso dal personale comunale. E’ evidente tuttavia che l’eccezionale afflusso di spettatori registrato abbia fatalmente creato qualche disagio o disfunzione e ringrazio la maggioranza dei cittadini per la comprensione e l’atteggiamento positivo.
Quindi per il futuro nessun ridimensionamento del Summer Jamboree ma piuttosto un suo ulteriore miglioramento, valutando attentamente l’opportunità di estendere le aree della città teatro dei concerti oppure potenziando le misure organizzative idonee ad attenuarne l’impatto.
Ragioniamo insieme senza pregiudizi e con senso di responsabilità partendo però da un dato incontrovertibile: il Summer Jamboree è un patrimonio della città di Senigallia e della Regione Marche che tutta Italia ci invidia e che abbiamo l’obbligo di tutelare e valorizzare in maniera efficace.
Contributo di tutti i cittadini
Ma 'sta manifestazione, con l'alzata di ingegno di un'imbecille (perchè non puo' essere definita altrimenti) che cerca visibilita', non c'entra niente. E' musica, è ballo, è "stile". La politica (soprattutto quella di oggi) non c'entra... e quindi i commenti che riconducono tutto il SJ al look e al gesto dell' "Artista (?) Americana-col-cognome-italiano" sono un po' senza senso.
Incazzatevi col SJ per il traffico, per la musica fino a tardi, per la confusione, per l'immondizia... e combattete i neonazisti tutto l'anno. Ma questi, col SJ, non c'entrano niente. Se uno fa il pirla "in diretta", puoi solo dissociartene dopo. E cosi' sembra abbiano fatto pubblicamente.
Non lo sapevo grazie
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