Senigallia, in scena un Giuseppe Verdi inedito…agricoltore
Venerdì 16 agosto, al Museo della Mezzadria, per il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi
Si terrà a Senigallia, presso il Chiostro del Museo di Storia della Mezzadria “Sergio Anselmi” – Località Le Grazie – il nuovo spettacolo teatrale dell’autrice e attrice marchigiana Roberta Biagiarelli su Giuseppe Verdi agricoltore.
Lo spettacolo è previsto per venerdì 16 agosto, alle ore 21.15, nell’ambito della rassegna “Uomini e Paesaggi”, organizzata dalla Direzione del Museo in collaborazione con l’Associazione per la Storia dell’Agricoltura Marchigiana e “cade” in occasione del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi (10 ottobre 1813-2013).
Ad ingresso libero, lo spettacolo teatrale racconta un lato inedito, eppure importante, del Maestro, quello della sua attività di imprenditore agricolo. Un viaggio tra personaggi e luoghi verdiani, raccontati in un ideale libretto d’opera.
Due attori ci guidano alla scoperta dell’Altra Opera di Giuseppe Verdi: quella che lo vede impegnato, per tutta la vita, in una intensa attività agricola. Dal suo essere e definirsi “paesano delle Roncole”, Verdi si fa proprietario terriero: innovatore e testimone delle sorti dell’Italia Unita legate allo sviluppo dell’agricoltura.
Lo scopriamo custode geloso del proprio giardino e degli animali, attento osservatore delle condizioni di vita dei contadini, meticoloso amministratore.
Molte sono le testimonianze che i due protagonisti dello spettacolo ci propongono: frammenti di lettere, ricostruzioni di biografi, interpretazioni di studiosi e – perché no? – fantasie di ‘devoti’. Tutto ciò si può trovare nei libri, certo, ma anche nell’immaginario popolare e, soprattutto, tracce vitali sono ancora leggibili nel territorio abitato e trasformato da Giuseppe Verdi: ed è qui che i due attori si mettono in viaggio, incontrando persone ed evocando personaggi da intrecciare in un ideale libretto d’opera dove si mescolano fatti ed emozioni…
Questo omaggio teatrale all’ “Altra Opera” di Giuseppe Verdi è volto a valorizzare l’architettura immateriale umana scritta, come fosse uno spartito musicale, sulla terra, e alla quale il Maestro lavorò incessantemente per tutta la vita.
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