Influenza aviaria, primo caso di diffusione tra umani. In futuro una cura?
Studiosi cinesi sostengono la possibile trasmissione tra uomini e sarebbero pronti a ricreare il virus
Una donna di 32 anni sarebbe morta per una forma di influenza aviaria dopo aver accudito il proprio padre, vittima della stessa malattia.
Lo riferisce uno studio del Jiangsu Province Center for Desease Control and Prevention (Cina): se il fatto fosse confermato si tratterebbe del primo caso di trasmissione della malattia da persona a persona.
La donna si è ammalata dopo aver assistito il padre, ma a differenza del genitore – che nei giorni precedenti il manifestarsi dei sintomi aveva visitato un mercato di pollame, mezzo più probabile di diffusione del virus (H7N9) – non era entrata in contatto con gli animali.
Inoltre – raccontano i ricercatori – le analisi genetiche dei virus provenienti da padre e figlia hanno mostrato un’ampia similitudine tra i campioni, suggerendo che la fonte di infezione sia stata la stessa per entrambi e che l’uno l’abbia trasmessa all’altra.
Sembra tuttavia difficile che l’influenza aviaria possa già trasmettersi da uomo a uomo in maniera efficace, anche se da tempo se ne parla con un certo timore.
Comunque, gli studiosi del centro cinese, sarebbero pronti a ricreare in laboratorio una versione pandemica e letale del virus, in modo da studiarlo e sconfiggerlo attraverso una cura.
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