Sanità e tares: il PdL attacca la maggioranza di Senigallia
"Atteggiamenti opposti e inconciliabili da parte del PD: dicano da che parte stanno"
Il PdL torna nuovamente all’attacco della maggioranza comunale e del Pd (locale e regionale) sul tema sanità. A scatenare la decisa presa di posizione di Cameruccio, Cicconi Massi, Rimini e Mazzarini è stata la lettera che il segretario ‘dem’ cittadino Elisabetta Allegrezza ha indirizzato al presidente delle Marche Spacca. Una lettera aperta in cui chiedendo risposte alle domande pressanti da parte della città sui servizi da mantenere e fatti alle promesse elargite con tanta generosità.
“L’uscita del segretario del PD nei confronti di Spacca è solo fumo negli occhi – commenta il capogruppo PdL Gabriele Cameruccio – dato che il Pd è il responsabile della riforma della sanità che sta interessando le Marche e che vede Senigallia penalizzata. C’è il serio rischio che nei prossimi anni verrà praticamente ridotto il presidio ospedaliero ad un reparto geriatrico dato il continuo calo di servizi e prestazioni che l’ospedale di Senigallia effettuerà“.
Ma sotto la lente d’ingrandimento non c’è solo il piano socio-sanitario, ma lo stesso atteggiamento del PD che se da un lato tenta di ergersi a difensore dei diritti dei cittadini e dei malati senigalliesi, dall’altro è lo stesso partito che ha realizzato e approvato il piano, considerata l’appartenenza al Pd del presidente regionale Gian Mario Spacca e dell’assessore alla sanità Almerino Mezzolani.
“Nel Consiglio comunale del 24 luglio – continua Cameruccio – a firma dei capigruppo di maggioranza si è proposto e votato un ordine del giorno in cui si chiede alla regione di rivisitare le misure prese nei confronti del territorio senigalliese in tema di tagli alla sanità. Un ordine leggero, tardivo, praticamente inutile che nulla toglie alle responsabilità del PD di fronte ai cittadini“.
“Il PD deve decidere da che parte sta – incalza il coordinatore cittadino PdL Enrico Rimini –, deve chiarire il proprio atteggiamento perché un giorno parla bene e a difesa della riforma, e il giorno dopo l’attacca come un partito d’opposizione“.
“Sono assolutamente da accantonare le larghe intese – afferma Alessandro Cicconi Massi – per quanto riguarda la sanità: il PD si assuma la responsabilità se vuole rappresentare il governo nazionale e regionale oppure se vuole sembrare dalla parte dei cittadini. Finora ha solo approvato documenti interlocutori che non fanno altro che apportare solo piccole modifiche per il nostro territorio e peraltro sotto la nostra grande spinta. Ci sono troppi punti di domanda sul futuro di Senigallia, come la cardiologia non di urgenza ma solo riabilitativa o la radiologia senza strumentazioni nuove. Sono solo due esempi che ci fanno preoccupare perché indicano che il nostro potrebbe essere il primo ospedale ad essere sacrificato dato che proprio nel piano socio-sanitario si parla di riformare le strutture che effettuano meno servizi. E’ ora che il primo cittadino si interessi della questione e che faccia sentire la propria voce, molte altre realtà hanno chiesto e ottenuto. E’ solo questione di volontà politica“.
Non solo sanità. Il PdL torna ad attaccare la maggioranza e la giunta comunale anche su un altro versante, quello della Tares di cui si vedono arrivare i primi acconti calcolati sulla tarsu del 2012. Cameruccio incalza: “In attesa di una riforma tributaria complessiva che ad oggi non sembra né facile né possibile realizzarla (termine per il governo per presentarla il 31 agosto, Ndr), Senigallia ha applicato le aliquote più alte di molte realtà a noi simili e vicine come Pesaro o Jesi, sia per le categorie dei commercianti che per i ristoratori, bagnini o le utenze domestiche“.
“Se le cose rimanessero così – dichiara Enrico Rimini – si verificherebbe un aumento di oltre il 50%, insostenibile per qualsiasi commerciante o cittadino. Il comune dovrebbe spiegare come mai i costi di gestione siano lievitati tanto da pretendere dalle tasche dei cittadini cifre praticamente raddoppiate“.
SANITA' Forse Liverani ha più ragione degli "assenteisti" del PDL. Senigallia punita? Asoltate, ascoltate! Dal "Il Messaggero" cronaca di Jesi-Fabriano del6 c.m Titolo: SANITA', I SINDACATI; ALTRI TAGLI, BACCI:BASTA SCELTE PENALIZZANTI. L'articolo di denuncia è lungo ed articolato; il sindaco di Jesi conclude così: "...Non sono disponibile a scelte così pesanti che penalizzano l'intera Vallesina". ALTRO. "Il Messaggero del 26 luglio" cronaca Jesi-Fabriano Titolo: LA CGIL: turni infernali all'ospedale a rischio la sicurezza dei pazienti. L'articolo è un atto di denuncia sulle carenze sanitarie, ma il bersaglio principale è il direttore del ASUR Marche Piero Ciccarelli (parente di quello dei calli?).Il vero problema è che la sanità, seguendo il principio dei vasi comunicanti, dal vertice (governo centrale)alla periferia (Regione, Provincie a Comuni) cambia in peggio. La nostra Regione, insieme alla Lombardia, additata a livello nazionale ed europeo come modello, con la cura di quello dei "calli", rischia grosso. L'unità dei Sindaci, di tutti i Sindaci, in questa fase e in tutte le forme possibili è essenziale.
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