Silvana Amati: “il decreto sul lavoro del Governo è un passo avanti”
Approvato dal Senato un piano che prevede sgravi contributivi per le imprese e tutela dei contratti precari
Il decreto-lavoro approvato dal Senato è un buon segnale nella direzione giusta. Nel senso che ha posto al centro dell’attività del Governo temi quali l’occupazione e l’economia, cominciando a fornire risposte concrete.
Sono stati ad esempio previsti sgravi contributivi per le imprese che assumano a tempo indeterminato giovani under 29 (ma il Governo è stato impegnato dal Senato a verificare l’allargamento fino ai 35 anni) o che trasformino i contratti da tempo determinato a tempo indeterminato. È stato ‘stabilizzato’ il contratto di apprendistato (con riferimento per altro a tutte le imprese, non solo le piccole), mentre anche i contratti Co.Co.Pro. sono stati tutelati contro norme-capestro quali le ‘dimissioni in bianco’. Da segnalare anche il milione di euro stanziato per il “Fondo mille giovani per la Cultura”, volto a favorire tirocini formativi, con particolare riferimento ai servizi per la cultura.
Tutte misure che particolarmente in una regione come le Marche risulteranno utili per la ripresa dell’economia, così come nella prospettiva di promozione e tutela del lavoro, particolarmente fra i giovani e in settori cruciali come quello turistico e di difesa e valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale.
Dunque pur in una condizione generale di crisi e di risorse limitate, il provvedimento cerca di dare risposte adeguate ai problemi. Basti dire dell’emendamento del Pd che ha consentito lo sblocco di altre risorse per il pagamento dei debiti da parte delle Pubbliche Amministrazioni; si tratta di una somma aggiuntiva di circa 20/25 miliardi di euro, che indubbiamente contribuisce a ridare fiato alle aziende.
Certo nelle prossime settimane dovranno essere assunte decisioni fondamentali in materia di IVA, IMU e ammortizzatori sociali, ma rispetto ad esse il Governo ha preso impegni cogenti attraverso odg approvati; vigileremo perché trovino adeguata attuazione.
Da sottolineare anche il fatto che come Gruppo PD siamo riusciti ad ottenere il rifinanziamento da parte del Governo, con la prossima legge di stabilità (e almeno fino a dicembre, per 1,4 miliardi), della Cassa integrazione in deroga, ma anche l’impegno a reperire ulteriori incentivi per l’occupazione delle donne, evitando altresì l’aumento dell’Iva per le cooperative sociali e i consorzi (al fine di salvaguardare il lavoro nel settore socio-sanitario e il livello dei servizi ai cittadini).
Il lavoro parlamentare ha dunque permesso di dare un segno all’attività in campo economico del Governo tale da qualificare l’idea di Paese che vogliamo: un Paese serio nel rispetto degli impegni e nella tenuta dei conti, ma fondato anche su un patto sociale, su precise scelte in materia di lavoro e fisco, tali da vincolare i cittadini secondo principi di giustizia ed equità. Un patto di convivenza civile indispensabile anche per il futuro della nostra democrazia.
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