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Giorgio Pegoli ospite del corso di fotogiornalismo del Musinf di Senigallia

Venerdì 2 agosto il fotoreporter di guerra parlerà ai corsisti

SJ 2013 - Burlesque Show - 9 agosto
Charles Henri Favrod e Giorgio Pegoli

Venerdì 2 agosto alle ore 21, al Musinf, Giorgio Pegoli, fotoreporter senigalliese noto anche a livello internazionale per i suoi servizi fotografici umanitari, scattati  negli scenari di guerra di tutto il mondo e presente con sue fotografie in importanti raccolte come quella Favrod di Losanna e quella del Museo delle culture europee di Berlino, illustrerà agli allievi del corso di fotogiornalismo il suo progetto scuola.

Giorgio Pegoli” riassume  il prof. Bugatti, direttore del Musinf,  “ha una lunga esperienza scolastica nel senso che nella scuola come fotografo è stato spesso e lungamente a contatto diretto  con gli studenti.  Ha inoltre un notevole archivio, che documenta la vita scolastica“. Ora a far scattare in Giorgio Pegoli l’idea di un articolato progetto didattico per la scuola è stato un recente incontro al Liceo Artistico di Ancona, dove Pegoli è stato chiamato a raccontare la sua vita di fotoreporter e dove ha proiettato un video dei suoi reportage. Si tratta di un filmato, che  ha notevolmente impressionato gli studenti per le scene crude e commoventi, con la documentazione degli orrori della guerra al fronte e  delle sofferenze di vecchi, donne e bambini sfollati dai luoghi di guerra.

Il progetto scuola che  Pegoli ha chiesto al Musinf di pubblicizzare e di sostenere si articola su due linee di azione. La prima è quella della valorizzazione e della corretta conservazione del patrimonio fotografico, che documenta lo sviluppo del sistema scolastico e delle metodologie didattiche. Il secondo riguarda la didattica della fotografia nella scuola, affinchè il linguaggio fotografico sia correttamente diffuso tra i giovani e giovanissimi, i quali oggi per lo più posseggono strumenti fotografici digitali, con i quali possono raccontare e raccontarsi.

La compatta digitale, il dispositivo fotografico del telefonino, sono strumenti ai quali i giovani sono abituati, ma ci vuole una collaborazione con le scuole perché i giovani ed i giovanissimi possano confrontarsi con chi come me ha esperienze del settore del reportage, per fare questo lavoro culturale didattico ci vuole un programma sistematico, che può partire proprio da Senigallia, che è la città della fotografia”.

Intanto“, aggiunge, “mi metto a disposizione di ogni scuola del territorio che voglia aderire al programma di incontri con gli studenti sulla fotografia ed il sito di Io fotoreporter, l’agenzia fotografica che dirigo, sarà aperto a tutti gli studenti che vorranno inviare via email i loro racconti fotografici. Con gli amici fotografi del corso di fotogiornalismo saremo poi a disposizione degli studenti per parlare delle fotografie che ci invieranno. Così apriremo un colloquio permanente con gli studenti e metteremo a disposizione le nostre esperienze fotografiche“.

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