Caso Montenovo Servizi di Ostra Vetere, interverrà la magistratura
Paradisi, avvocato dell'amministratrice Coppa: "il comportamento del Comune ci sta già dando ragione"
La vicenda della Montenovo Servizi Srl di Ostra Vetere – la società, partecipata del Comune (che è socio unico) nata nel 2009 durante l’amministrazione dell’allora Sindaco Massimo Bello che ancora adesso fornisce energia elettrica a scuole, palestre sportive e municipio – e del cambio ai suoi vertici con la revoca dell’incarico all’amministratrice Carla Coppa (poi sostituita da Elso Rotatori) da parte della nuova Giunta comunale guidata dal Sindaco Luca Memè, si arricchisce di un nuovo capitolo, sicuramente non l’ultimo.
E si inasprisce ulteriormente.
L’avvocato Roberto Paradisi – legale di Carla Coppa – fa il punto della situazione e anticipa l’intervento della magistratura, ritenuto ormai l’unico modo per risolvere la controversia.
“Il Sindaco Memè dovrebbe dimettersi – incalza Paradisi – perché ha compiuto un errore grossolano, revocando l’incarico a Carla Coppa con una semplice delibera di Giunta. Un atto grave, dettato da motivazioni politiche e irregolare perché come detto fin dal principio solo un’assemblea dei soci della Montenovo Srl poteva decidere la sostituzione del suo amministratore unico. Lo abbiamo sempre sostenuto, ed ora i fatti ci stanno dando ragione. Anzi, è proprio l’amministrazione comunale a darcela, ammettendo il proprio errore“.
“Infatti – continua Paradisi ricostruendo la vicenda dalle origini – l’ente comunica, in data 9 luglio 2013, la revoca dell’incarico a Carla Coppa e il giorno successivo (10 luglio), già chiede alla mia assistita di riconsegnare le chiavi dell’armadietto dove è custodita la documentazione della società. In quel frangente, a fronte di una richiesta di chiarimenti per la revoca dell’incarico, l’amministrazione afferma che l’atto compiuto è perfettamente lecito“.
Invece secondo Paradisi e Coppa non lo sarebbe, e a riprova di ciò c’è una missiva della Banca delle Marche (istituto di riferimento di Montenovo Servizi) che giunge al Comune di Ostra Vetere il 16 luglio: qui verrebbero espressi forti dubbi sulla legalità dell’operazione, per la mancata presenza di un verbale che confermi che la revoca dell’incarico a Carla Coppa sia passata attraverso la deliberazione dell’assemblea dei soci della Montenovo Srl.
“Ora il Comune di Ostra Vetere – insiste Paradisi – presenta quel verbale, con data 10 luglio, ma a mio avviso il documento è stato compilato successivamente, e poi retrodatato. Altrimenti, perché non presentarlo alla stessa Carla Coppa il 10 luglio al momento in cui questa aveva richiesto spiegazioni, o alla banca, alla quale invece l’amministrazione, in data 14 luglio, aveva consegnato solo una copia del provvedimento di Giunta? Il motivo è che – come abbiamo sostenuto fin dal primo momento – quell’assemblea dei soci di Montenovo Servizi non c’è mai stata, e la decisione invece è stata presa per motivi politici dalla Giunta. Una procedura del tutto illecita per una società di diritto privato“.
Ma c’è di più, ed è ancora il legale a spiegarlo: “se anche quell’assemblea del 10 luglio ci fosse stata davvero, essa non avrebbe ugualmente valore perché si sarebbe svolta senza convocare, come previsto dall’articolo 7 dello Statuto, Carla Coppa, che in quella data era ancora l’amministratrice di Montenovo Servizi“.
Ne consegue che Coppa sarebbe ancora oggi l’amministratrice della Srl e dunque responsabile legalmente di azioni che stanno gestendo ormai altre persone: “un fatto che ovviamente ci preoccupa e che porterà all’intervento di un Giudice – annuncia Paradisi – Riteniamo infatti che solo la magistratura ormai possa risolvere la questione dicendoci se il Comune ha violato alcune norme, come riteniamo, o se ha agito nella legalità“, .
“Da parte di Carla Coppa non c’è nessuna volontà di rimanere attaccata alla poltrona come qualcuno ha detto – tiene inoltre a chiarire l’avvocato – ed anzi passeremo alle vie legali denunciando alla Procura della Repubblica chiunque, Sindaco Memè compreso, insista nel dire che essa abbia usufruito di compensi nei suoi tre anni al vertice di Montenovo Servizi. In questo periodo sono stati ricevuti soltanto 9000 euro (3000 annuali) di rimborso spese – sottolineo rimborso spese – tra l’altro forfettari. La cifra, che non necessita di documentazione, è stata stabilita dal Consiglio comunale nel 2009, in una votazione che non vide opporsi nemmeno la minoranza, che nell’occasione si astenne. Coloro che ci hanno guadagnato davvero sono invece Rosanna Porfiri e Luigina Brocanelli, titolari dello studio commerciale che ha curato le pratiche della Srl. Per loro –non a caso legate politicamente alla Giunta, con la seconda che è anche vice-sindaco della stessa Ostra Vetere – 31.000 euro in tre anni“.
Paradisi smentisce inoltre il Comune di Ostra Vetere su un altro aspetto della vicenda, l’intervento dei Carabinieri in Municipio (22 luglio) per risolvere una controversia tra la stessa Coppa e l’amministrazione: “altro che azione condivisa dal sottoscritto e dall’ente pubblico, come questo ha affermato, ma una mia iniziativa, come confermato dagli stessi militari. Anche loro hanno smentito l’amministrazione Memè – evidenzia l’avvocato – Occorre ribadire che nell’occasione l’armadio in cui sono custoditi gli atti della società presentava documenti che in precedenza non c’erano. L’ennesimo atto grave, al quale recentemente se ne è aggiunto un altro: lo scorso 24 luglio il Sindaco di Ostra Vetere ha scritto alla mia assistita che avrebbe aperto gli stessi armadietti alla presenza della Polizia Municipale. Del fatto abbiamo avvisato i Carabinieri“.
Insomma, la vicenda non finisce qui.
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