La Città Futura Senigallia: “bilancio ok, ma bisogna allentare il Patto di stabilità”
"La maggioranza ha salvaguardato il sociale, ma nella situazione attuale non ci sono spazi di manovra"
“La maggioranza ha dimostrato grande compattezza nello scrivere un Bilancio comunale capace di salvaguardare il sociale rimanendo dentro i vincoli imposti dal Patto di stabilità e nonostante l’incertezza normativa data da un governo di larghe intese incapace di decidere”, è quanto ritiene La Città Futura sul Bilancio di previsione 2013 varato in Consiglio comunale.
La Città Futura nella sua azione amministrativa ha ritenuto importante, malgrado gli stretti spazi di manovrabilità, difendere e incrementare come avvenuto i fondi di sicurezza sociale, il fondo di solidarietà in primis aumentato superando i 300 mila euro, e il fondo per lo sviluppo economico dell’impresa istituito di 100 mila euro, tenuto conto dell’allarmante situazione economica, della disperazione dei cittadini che perdono il posto di lavoro, dei tanti giovani senza occupazione e delle imprese che chiudono.
Sul versante delle imposte c’è soddisfazione da parte di Città Futura per aver mantenuto l’esenzione Irpef sotto i 15000 euro per la tutela dei redditi bassi e l’aliquota al 7.9 per mille per gli immobili da lavoro in aiuto delle attività economiche. Sempre riguardo alle attività economiche, come da sempre sostenuto da Città Futura, la tassa di soggiorno è scelta esatta rappresentando la salvezza per gli eventi turistici senigalliesi che si autofinanziano senza attingere da risorse di Bilancio destinate tutte al sociale.
Sulla refezione scolastica positivo è l’aver mantenuto la qualità del servizio delle nostre mense, investendo sulla scelta e il controllo accurato del cibo biologico a Km zero, che porteranno a sviluppare e impegnare risorse del nostro territorio creando lavoro e facendo economia con questa riorganizzazione.
La Città Futura soddisfatta di questo risultato ottenuto grazie ad una forte squadra, coesa, di governo è consapevole della drastica riduzione dei trasferimenti da parte del Governo nazionale e delle rigidissime misure di contenimento della spesa e dei vincoli dovuti al Patto di stabilità che hanno drasticamente ridotto la capacità politico-amministrativa dei comuni. Di fatto nella situazione attuale non è possibile avere margini di manovra per gli investimenti e per dare risposte alle sempre maggiori emergenze sociali conseguenti alla crisi economica in atto.
Per questo l’impegno, da subito, che ci assumiamo, incalzando Sindaco e Giunta, è quello sulla battaglia per l’allentamento del Patto di stabilità. La ridefinizione del Patto di stabilità sarà una partita decisiva per il destino della nostra amministrazione. Questione di vita o di morte.
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