La Spagna di Garcia Lorca incanta Senigallia
Sala piena a San Rocco per il Romancero di Castelnuovo-Tedesco
Quando il maestro Palazzesi imbraccia la chitarra, le sue dita volano sulle corde, impossibili da fermare. Il coro Calicanto dipana i versi del Poema del Cante Jondo, a volte con il fiato di un sussurro, a volte con la forza del urlo. Un San Rocco gremito ha accolto domenica 21 luglio l’esecuzione del Romancero Gitano, opera 152 scritta nel 1951 dal compositore Mario Castelnuovo Tedesco, suonato per la prima volta a Senigallia.
La serata è stata aperta da un prezioso cammeo dei giovani attori della storica compagnia senigalliese Il Melograno che, con bravura, hanno calato subito il pubblico in un’atmosfera fatta di nostalgia, di balli e di passione.
Una composizione difficile da interpretare per complessità e insidie nascoste nella partitura e delicato per la chitarra. La direzione del maestro Valeria Picardi è stata capace di rendere il coro all’altezza del compito: strumento e voci si sono fusi in un unisono fedele all’idea originale del compositore. Uno dietro l’altro sono susseguiti i sette brani con le sette poesie: Baladilla de los tres rios, La guitarra, Puñal, Procesión, Memento, Baile, fino al furioso Crótalo che ha chiuso il concerto. “Sono molto soddisfatta del coro – ha detto la direttrice Valeria Picardi a fine performance – l’esecuzione di Giacomo Palazzesi è stata splendida. Cantare in quest’auditorium, con la bellissima cornice di pubblico che regala è sempre una grande emozione”.
da Accademia corale Alicanto
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