Sanità Marche, l’Area Vasta 2 cerca immobili per 74 ambulatori
FSI: "Tante le strutture non o sotto-utilizzate, dubbi su uno sperpero di denaro pubblico"
Restiamo sorpresi ed amareggiati rispetto agli ultimi accadimenti che, complice la calura e le ferie estive, forse qualcuno vuol far passare inosservati. Apprendiamo dalla stampa che l’ASUR Area Vasta 2 (oltre ad aver trasferito la propria sede da Fabriano ad Ancona), in accordo con l’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona, ha aperto un’indagine di mercato, simile a quella che ha portato alla spesa di oltre 3 milioni di euro per uno stabile a Fabriano, per acquistare spazi ambulatoriali esterni alle attuali strutture ospedaliere.
La stranezza del procedimento è triplice, e lascia aperti dubbi e pensieri molto avvincenti.
1) I locali in questione devono essere gia attrezzati ad ambulatorio, quindi si tratta degli stessi locali dove gli specialisti già oggi operano in regime di extramoenia? Quindi compriamo i locali dagli stessi medici a cui saranno assegnati gli ambulatori?
2) La sanità regionale, pur di far cassa in tempi rapidi, ha svenduto il proprio patrimonio immobiliare; ma molto ancora rimane, tra nosocomi non utilizzati o sotto utilizzati, tra strutture da chiudere e/o riconvertire, ecc… non ci sembra proprio che servano nuovi immobili.
3) Si progettano le case della salute, dove accentrare e concentrare i servizi sanitari, compresi quelli dei medici di medicina generale in convenzione, e per contro si delocalizzano gli studi professionali degli specialisti dipendenti per una attività, quella intramoenia, che da tempo ha notevoli difficoltà, di controllo fiscale e di gestione oraria.
Ma quello che lascia stupefatti è la mole di ambulatori che si vogliono acquistare:
8 cardiologia, 3 chirurgia, 1 maxillo facciale, 3 chirurgia plastica, 3 chirurgia vascolare, 1 citodiagnostica, 2 pediatria, 2 medicina, 1 ematologia, 2 endocrinologia, 1 igiene epidemiologica e sanità pubblica, 1 pneumologia, 1 dermatologia, 1 malattie infettive, 1 dietetica, 4 diagnostica per immagini, 1 medico legale, 3 urologia, 11 ortopedia, 5 neurologia, 2 neurochirurgia, 3 gastroenterologici, 6 psichiatria, 2 anestesia, 3 otorinolaringoiatria, 1 odontostomatologia, 1 oculistica, 1 reumatologia. Totale 74 ambulatori!
Tutto questo si aggiunge alla stranissima gestione sanitaria degli ultimi tempi: dal riordino dell’emergenza, che invece di completare il percorso per unificare tutto il sistema in un unico servizio vede sfilarsi l’eliambulanza di Ancona, cardine centrale dell’impianto, che resterà fuori dal passaggio all’ASUR; fino alla chiusura delle piccole realtà ospedaliere solo ieri indicate e promesse ad operatori, politici e cittadinanza per gestire sul territorio interventi chirurgici e prestazioni atte a ridurre i lunghi tempi di attesa presenti nei grandi ospedali.
Tutta questa confusione e sperpero di denaro pubblico non ha spiegazioni!
La sanità regionale NON è proprietà privata!!!
La cittadinanza deve sapere, deve conoscere, deve capire… ed oggi, l’unica cosa che emerge, nel silenzio di tutti i sistemi di controllo democratici, è che i gerarchi della nostra Regione stanno vendendo le vesti di ciò che i nostri padri, i nostri nonni, hanno costruito con fatica e sangue!
Poldo
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