Paradisi: “dal sindaco di Senigallia un nuovo incarico d’oro al Prof. Cavallari”
Il consigliere contro il Comune: "al diavolo la promessa del capo di gabinetto di non percepire un euro"
“Trattasi di spesa indifferibile ed urgente”. Firmato il dirigente delle finanze. Il mandante è il solito Paolo Mirti che ha inoltrato la richiesta per conto di “Lui”, quel Maurizio Mangialardi che taglia le spese per l’assistenza dei disabili (l’ultimo disgustoso taglio ha riguardato il “progetto vita indipendente” attivato per due ragazzi senigalliesi) ma non lesina cascatelle di euro per i propri amici militanti di partito.
Ma qual è la spesa addirittura “indifferibile” ? E’ presto detto: un nuovo conferimento di incarico a Mario Cavallari, militante del Pd, assistente in campagna elettorale del candidato Mangialardi. Al diavolo la promessa che non avrebbe percepito un solo euro dall’amministrazione. Pecunia non olet dicevano i latini. E così, per il fedele Cavallari, arrivano altri 3.843 euro per svolgere le funzioni di “capo-gabinetto” (Senigallia come Londra), portavoce del sindaco e per monitorare lo stato del programma. Il primo cittadino, in effetti, sembra non essere in grado di parlare per se stesso e verificare ciò che (non) ha fatto fino ad ora. Ma tant’è. Suona beffardo peraltro che la cifra stanziata per il prof. Cavallari è pressocché identica alla somma tagliata per il progetto dei due ragazzi disabili a cui è arrivata una laconica comunicazione dai servizi sociali.
Il bello, come insegna la prassi del Comune di Senigallia, è che l’amministrazione ovviamente non ha ritenuto nemmeno di espletare alcuna procedura nemmeno comparativa per l’assegnazione dell’incarico al prof. Cavallari. Subito pronto per lui un contratto di collaborazione coordinata e continuativa. E così, dopo i casi Ratiglia, Magi Galluzzi, Pettinari … continuano gli incarichi ai militanti del Pd. Ovviamente con soldi pubblici.
Consiglio dall’opposizione: per far lavorare i prossimi militanti di partito, c’è sempre la possibilità di cuocere salsicce alla festa dell’Unità.
Se ti chiamano per cuocere salsicce ti danno 20 euro al giorno. Quindi ti fanno un contratto per cui dopo le ritenute, l'assicurazione, i contributi, la quota per il sindacato, la tessera del partito, il contributo volontario per sostenere l'estinzione della foca monaca e per pagare le spese legali ai No-Global sfascioni, ti rimane in tasca 2 euro. Giusto la somma per pagarti una salsiccia. Non ti conviene, dammi retta. Proponiti come portavoce del portavoce. A metà prezzo, s'intende.
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