“Dopo che è arrivata l’ufficializzazione dell’addio di mister Clementi (passato al Tolentino) nella lista c’erano sei o sette nomi, tra i quali quello di Giovanni Trillini. Di lui ci hanno impressionato la determinazione e la capacità di saper motivare l’ambiente. Quello che serve per risollevare una piazza da tempo abbattuta. Per questo, abbiamo puntato proprio su Trillini“.

Il direttore sportivo Augusto Scarpini spiega così la scelta della Vigor Senigallia di optare per il quarantacinquenne tecnico jesino come erede di Clementi sulla panchina rossoblù.

Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente Valentino Mandolini, che evidenzia “lo spirito battagliero e la chiarezza di idee del nuovo mister, abituato a lavorare sui giovani, di cui si comporrà in gran parte la rosa vigorina nel prossimo torneo di Eccellenza“.

Di certo, la scelta di Trillini nasce anche dalla presenza in società di un altro jesino, Mauro Cantarini, da poco entrato nelle vesti di consigliere e main sponsor.

Tecnico e direttore sportivo in questi giorni definiranno le linee di mercato, tra spinosi casi da risolvere (Moscatelli, Morganti), conferme e giocatori cardine da rimpiazzare (Tombari).

Il nuovo allenatore è il secondo Trillini a guidare la società senigalliese dopo Sauro, che finì ottimo sesto in serie D nel 1993-94: chissà che ciò non possa essere di buon auspicio.