Le promesse elettorali non mantenute dal Sindaco Mangialardi: 3a puntata
Il segretario del MSFT dice la sua alla voce "Lavori Pubblici e Infrastrutture"
Nella terza puntata andremo ad analizzare quanto, come e cosa è stato realizzato di quello scritto nel programma sotto la voce “Lavori Pubblici e Infrastrutture” (argomento delicato questo), rispetto a quanto era stato scritto nel Programma Politico – Amministrativo del centro sinistra nella scorsa tornata elettorale. L’argomento è ampio, quindi non basterà una puntata per analizzare tutti i punti, ma l’importante è iniziare, quindi iniziamo…
CENTRO STORICO
“Si continuerà nella politica della riqualificazione degli spazi e degli edifici pubblici del centro storico secondo le indicazioni del Piano Cervellati attraverso l’utilizzo di concorsi di idee (Piazza Simoncelli e piazza Garibaldi) ponendo particolare attenzione alla riqualificazione e tutela delle strade selciate“.
Dove? Come? Ma soprattutto…quando? In tre anni e mezzo è stato presentato da poco un progetto per la riqualificazione di Piazza Garibaldi, ma visti i tempi delle amministrazioni nel realizzare le opere pubbliche (quando gli riesce), si corre il rischio che diversi senigalliesi non riusciranno a vedere l’opera finita, come non vedranno completate tutte le incompiute di Senigallia (Ex Sacelit – Politeama Rossini – Colonie ex Enel – Sottopasso di via Mamiani…). Tra parentesi, quanto è stato presentato per Piazza Garibaldi, che ben pochi cittadini conoscono perché non c’è stata comunicazione, stravolgerebbe il senso della piazza come ha anche scritto “Italia Nostra”, la snaturerebbe nel suo senso storico, sparirebbero i parcheggi e il mercato che si tiene ogni giovedì. Purtroppo il Piano Cervellati ha grosse pecche dovute dal fatto che è stato fatto da una persona che non conosceva per nulla Senigallia.
Ed ecco che si ritorna al solito “punto”, possibile mai che a Senigallia non c’era un architetto in grado di fare lo stesso lavoro? La risposta è molto semplice: “certo che c’era, ma la politica aiuta sempre gli amici degli amici che gravitano intorno al partito politico che governa”, in questo caso la sinistra. Ecco quindi che la scelta è stata fatta solamente in base alle proprie convenienze e non in funzione della città e dei cittadini.
Per quanto riguarda Piazza Simoncelli, alzi la mano chi ha visto qualche progetto o altro se non le solite parole e promesse e nulla più. Ovviamente anche la “particolare riqualificazione delle strade selciate” viaggia nell’etere delle parole al vento, perché dopo tre anni e mezzo sono ancora delle “perfette” mulattiere e giorno dopo giorno peggiorano causando grossi disagi ai cittadini i quali spesso fanno poi causa al Comune, venendo rimborsati e risarciti sempre con i soldi pubblici, quando cascano con la bici, con la moto o quando subiscono dei danni causa l’incuria delle strade.
VIABILITA’
“La ricaduta della complanare permetterà di pianificare gli interventi di riqualificazione dei nostri assi primari di viabilità come Viale IV Novembre, Via Leopardi, La Strada Statale Adriatica, Via Po’/Strada Corinaldese, Stradone Misa, Via D’Aquino, Via Capanna, Viale dei Pini, Via degli Oleandri, Via delle saline, Via Cellini e Via Mattei.
L’amministrazione si attiverà anche perché si tenga presente nei progetti infrastrutturali elaborati dagli Enti Sovraordinati la necessità di un nuovo tracciato della ferrovia”.
La complanare ha visto da poco l’apertura di un tratto, sperare che fosse aperta tutta era utopia. Il piccolo tratto aperto per ora non serve a nulla e a nessuno, viene usato solamente dai residenti per i piccoli spostamenti e non ha tolto per nulla il grosso traffico come invece era stato promesso. Per quanto riguarda la riqualificazione delle strade elencate, non risulta a nessun senigalliese che siano state riqualificate. A meno che il nostro Comune non intenda qualche cosa di diverso dal significato che il dizionario riporta per la parola “riqualificazione”. A distanza di tre anni e mezzo non è cambiato nulla se non appunto l’apertura parziale di una complanare molto “chiacchierata”, la quale se percorsa in moto in direzione nord è liscia e tranquilla (con le uscite chiuse!), se percorsa in direzione sud è tutta un “sobbalzello” continuo, segno che da questo lato l’asfalto forse è stato fatto da chi aveva il “delirium tremens”. L’amministrazione si è attivata presso gli Enti Sovraordinati per un nuovo tracciato ferroviario? Ho forti dubbi in merito…
IL LUNGOMARE
“Con i due ponti di collegamento, a seguito delle opere relative all’area Sacelit-ex-Italcementi, saranno uniti i due lungomare creando lo sviluppo di 14 Km di costa ininterrotta: il lungomare. Si procederà alla riqualificazione e valorizzazione del lungomare secondo il principio di progettazione differenziata, preservando spazi adeguati all’uso di pedoni e ciclisti, con l’obbiettivo di promuovere Senigallia quale capitale del turismo sostenibile. Prioritario sarà la riqualificazione da via Zanella fino al sottopasso di via Galilei (colonie Enel) in sintonia con i processi di trasformazione urbanistica in atto e quelli da attivare”.
“Senigallia capitale delle incompiute“, perché “la capitale del turismo sostenibile” è per adesso una chimera…forse si sono “sbagliati” quando hanno scritto il programma, perché l’Ex Sacelit è ferma e ho paura che lo sarà per tantissimi anni, di conseguenza “niente” ponte di collegamento, “niente” 14 km di costa ininterrotta, “niente” riqualificazione del lungomare, “niente” spazi per ciclisti e pedoni (sulle “ciclabili fantasma” di Senigallia avremo modo di parlarne ampiamente nelle prossime puntate), e per tutto il resto siamo a “carissimo amico”. Di tutto quanto scritto su questo argomento nel programma elettorale non è stato fatto nulla, erano però iniziati i lavori all’Ex Sacelit, ora sospesi per problemi economici del costruttore Lanari, e quindi è tutto sospeso, compreso il sottopasso di via Mamiani, e questo crea inevitabilmente continui disagi e disguidi ai cittadini come sempre. Quello che non si capisce è il perché si debbano fare sempre mega progetti inutili che puntualmente si arenano quando sarebbe decisamente meglio curare le piccole problematiche della città che di sicuro non mancano.
DIFESA DELLA COSTA
“Il contrasto all’erosione della costa e all’inghiaiamento del nostro litorale dovrà essere adeguatamente sostenuta in collaborazione con gli enti sovraordinati. Sarà data priorità al contrasto dell’erosione nella zona subito a sud del porto e zona Ciarnin e si chiederà alla Regione Marche di dare seguito agli interventi previsti dal Piano Costa relativi al riallineamento delle scogliere emerse in zona Cesano”.
La zona a sud del porto ha vissuto proprio questo anno il problema dell’erosione, le mareggiate hanno fatto danni ingenti e “mangiato” metri di spiaggia, con il risultato che gli operatori balneari hanno dovuto spendere dei soldi per rimettere in ordine tutto e, alcuni di loro, hanno dovuto togliere quella che era la prima fila degli ombrelloni in quanto la spiaggia se l’è “mangiata” il mare. Non doveva essere una priorità salvaguardare l’erosione? Doveva esserlo, ma così non è stato, le priorità sono state ben altre per l’amministrazione e oggi che sono finiti i soldi, mal gestiti, è tutto in alto mare. Bellissimi e utili i nuovi lampioni del lungomare in zona Rotonda, ma era una priorità visto il momento di crisi? Quei soldi non potevano essere investiti per qualche cosa di più urgente (anche semplicemente per ridipingere le pessime piste ciclabili)? No, non potevano essere investiti diversamente perché era meglio gestire l’ennesimo appalto…
Morale della favola, tante belle parole scritte e nulla più…
Ma questo è solo il terzo dei tanti temi del programma, di sicuro con gli altri sarà andata decisamente meglio, no? Chissà…Lo vedremo nelle prossime puntate.
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