È morto M. D. A. Il corpo del giovane artista è stato rinvenuto appeso a una trave della sua abitazione.

“Tremendamente fragile è ogni opera d’arte, tremendamente fragile è il gesto che la compie. Fragile è la parola che tenta di tradurla o che – muta – la tace e la cela.

Di fattura instabile è una vita che sui pilastri dell’arte cementifica la sua maestosa riuscita, la sua disastrosa disfatta o la sua irrimediabile rinuncia: rinunciare alla vita, per rinnegare l’arte.
Fragile come un germoglio è una giovinezza che dell’arte ne fa sua ragione […]”

A dispetto di quanto possa sembrare, tutt’altro che critica o accusatoria è l’anteprima assoluta della sesta edizione di AR[t]CEVIA International Art Festival.

Parte così, difatti, l’illustrazione di tutta una serie di motivazioni per cui la crisi, tanto più sentita nel settore culturale, possa essere in realtà sfruttata e resa utile.

Si apre sabato 13 luglio un primo cancello su una serie di appuntamenti di Ar[t]CEVIA 2013, in attesa dell’inizio vero e proprio fissato per sabato 3 agosto e che si interromperà solo alla fine di settembre.

La particolare installazione, che verrà esposta e illustrata alle ore 19 in presenza dell’artista Flavio Sciolè, resterà visibile e visitabile lungo Corso Mazzini fino a venerdì 27 settembre, giorno in cui sarà “traslata” con una particolare performance che creerà non poco subbuglio.

Quello di sabato è un appuntamento che annuncia un’edizione del Festival AR[t]CEVIA ancora più ricco, seppur costruito esclusivamente sulla base di sinergie e numerose collaborazioni.
Non resta che aspettare…

Flavio Sciolè (Atri, 1970) è un (anti-)artista poliedrico ed estremo che opera con video, performance, installazione, teatro, fotografia.

Agisce come attore, regista, performer da oltre venti anni. Ha esposto in tutto il mondo, nel 2013 ha partecipato a: Berlin International Directors Lounge, Untouchable (Londra, a cura di Franko).
Il sito americano Mondo-digital.com gli ha dedicato una monografia.

A Giugno ha vinto il gran Premio della Giuria per l’opera più originale alla quarta edizione del CinemAvvenire Video Festival di Roma.