A Senigallia un incontro sulla riforma dell’Isee
Lodolini: "Riforma molto importante perché vi fanno riferimento le condizioni di accesso ai servizi"
Si e’ svolta a Senigallia, presso la sede Pd, una riunione rivolta ad amministratori e parti socali promossa dall’On. Emanuele Lodolini, alla quale ha partecipato l’On. Paolo Petrini, anch’egli componente della Commissione Finanze a Montecitorio, con all’ordine del giorno la riforma dell’Isee che ha ripreso il suo cammino con l’approvazione da parte della Conferenza Unificata.
“E’ una riforma molto importante – commenta Lodolini – perché è all’Isee che fanno riferimento le tariffe e le condizioni di accesso di molti servizi locali e prestazioni sociali, e se questa misura della condizione economica delle famiglie non è equa, o non si fa attenzione ai controlli, chi sta peggio paga di più di chi sta meglio. Adesso la riforma deve avere il parere del Parlamento e poi finalmente si potrà procedere all’attuazione”
Nel disegno del nuovo Isee esiste la possibilità, in base a certe regole, di portare in deduzione i costi, documentati, sostenuti in ragione della disabilità. Esiste però anche un abbattimento (una franchigia) che è comunque riconosciuto, non richiede cioè alcuna documentazione, e che è articolata in modo tale da essere crescente al crescere del grado di disabilità, proprio per tenere conto della cura offerta dai familiari che ha ovviamente un costo, anche se non può essere documentato.
La riforma definisce l’isee che dovrà essere utilizzato da tutti gli enti che erogano prestazioni per valutare la condizione economica delle famiglie. L’Isee è esso stesso un livello essenziale delle prestazioni, ed è stato definito così dalla corte costituzionale, anche volendo non si potrebbe prevedere che ogni regione e ogni comune si faccia il suo.
Quello che questi enti possono fare è usare criteri aggiuntivi e diversi dalla condizione economica per regolare l’accesso alle prestazioni.
Il decreto sull’Isee riguarda solo la misura della condizione economica. La fissazione delle tariffe per i servizi forniti dagli enti decentrati non è decisa dallo stato, ma è una competenza di questi enti. Con la riforma dell’Isee lo Stato può solo dire come deve essere calcolata la condizione economica nella misura in cui questa sia rilevante (e praticamente sempre lo è) nella definizione delle tariffe. Ed è allora molto importante che l’Isee sia una misura fatta bene.
Le cose cambieranno quando arriveremo anche nel campo sociale come in quello sanitario a definire dei livelli essenziali di prestazioni e cioè delle prestazioni che devono essere riconosciute a tutti i cittadini in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale. In modo omogeneo dovrà allora significare anche con livelli omogenei di compartecipazione.
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