Sara Tommasi di nuovo nell’occhio del ciclone: il produttore e l’organizzatore artistico del film porno “Confessioni private”, sarebbero stati arrestati il giorno 4 luglio con l’accusa di aver indotto la showgirl a girare le scene hard del film, approfittando del suo stato psicologico, alterato dall’assunzione di sostanze stupefacenti.

I due, indagati assieme ad altre persone che avrebbero partecipato alla realizzazione del film sotto accusa, si troverebbero al momento in stato di custodia cautelare. Dalle indagini effettuate dagli inquirenti sarebbero emersi elementi tali da far presumere che gli indagati avrebbero indotto la Tommasi, approfittando dello stato psicologico in cui versava al momento, a girare scene hard. La showgirl avrebbe infatti sofferto di depressione, tanto da essere stata ricoverata nel settembre 2012 in una clinica privata, pur contro la sua volontà.

Il film, uscito nel marzo 2013, doveva essere distribuito già a partire dal novembre 2012, ma venne sequestrato dalla polizia giudiziaria a seguito della denuncia sporta dalla Tommasi. L’accusa cadde dopo che una visita specialistica dimostrò la piena capacità di intendere e volere della Tommasi e la sua sanità mentale.

La showgirl ha fatto parlare di sé anche recentemente: lo scorso mese di giugno avrebbe postato su un social network la dichiarazione secondo cui, pur di attirare l’attenzione dei media, avrebbe sempre finto di soffrire di depressione e di stare male.