“Rivedere i canoni delle attività commerciali marittime, modificando la normativa esistente, e prevedere forme di rimborso per chi ha sostenuto spese ingiustificatamente esose“. Così il deputato anconetano Emanuele Lodolini (commissione Finanze) e l’On. Andrea De Maria sulla risoluzione al Governo presentata dallo stesso De Maria in Commissione dove si chiede di “individuare opportune soluzioni che consentano di giungere alla revisione dell’imposizione“.

De Maria e Lodolini sottolineano che “nella Finanziaria 2007 sono stati rinormati i canoni demaniali la cui applicazione nella realtà del litorale italiano ha creato numerosi contenziosi, differenze di trattamento a parità di analoghi utilizzi e di capacità reddituali, e una situazione di incertezza nel 3 per cento degli operatori del settore, in particolare circa 250 imprese familiari di balneari. I criteri introdotti nel 2007 prevedono, infatti – spiegano – l’applicazione dei valori medi indicati dall’Osservatorio del mercato immobiliare (OMI) dell’Agenzia del territorio per la zona di riferimento, commisurati alla superficie complessiva, abbattuta per scaglioni, delle pertinenze demaniali marittime, qualora, adibite ad attività commerciali, terziario-direzionali o di produzione di beni e di servizi“.

“Questa risoluzione presentato mercoledì 3 luglio in commissione muove dall’esigenza di una maggiore equità all’interno di un settore, quello turistico, molto importante per il Paese, soprattutto in momento di forte crisi economica. E sappiamo che il Governo sta già lavorando per migliorare questa situazione inaccettabile“.