Il portiere della squadra avversaria para il rigore decisivo e regala la vittoria alla sua squadra. Peccato che quello schierato non sia il portiere ufficiale che figura nella distinta dell’arbitro, ed anzi non se ne conosca l’identità.

E’ successo venerdì sera (28 giugno) a Rimini dove una formazione senigalliese del campionato Uisp, il Real Vallone, affrontava l’Amelio Convej Milano, in un match eliminatorio della fase nazionale.

Ci sarebbero stati momenti di tensione a fine partita dopo il successo della formazione milanese, con tanto di intervento dei Carabinieri, ai quali la società senigalliese ha espresso forti dubbi sull’identità del portiere avversario: stando alla lista dei giocatori, l’estremo difensore milanese doveva essere un uomo di trent’anni che però – al termine del match – non ha ritirato il tesserino e la carta d’identità precedentemente consegnati al direttore di gara.

I carabinieri, dopo avere acquisito il documento d’identità del portiere, hanno accertato che c’era stato uno scambio di persona. Il giocatore in campo era sembrato più giovane di quello “ufficiale”, e, presumibilmente, anche più bravo.

E’ stato dunque un ignoto mister X a determinare con le sue parate la vittoria della squadra milanese.

I responsabili del raggiro saranno passibili di denuncia per l’esibizione di documenti falsi, oltre alle conseguenze sul piano sportivo.

Un vicenda curiosa, ma che  ha già fatto notizia presso buona parte della stampa nazionale, finendo pure sulla Gazzetta dello Sport.