Al Musinf un telegiornale d’arte
La prima edizione sarà dedicata all'installazione di Ai Wei Wei alla Biennale di Venezia
Debutterà a luglio on line “L’altro telegiornale d’arte”, un telegiornale d’arte che verrà realizzato dai laboratori del corso base per operatori Videomaker, in svolgimento al Musinf, dove 25 iscritti appassionatissimi si stanno allenando ogni domenica mattina al Musinf, preparandosi sulle tecniche della ripresa video giornalistica, sulle tecniche cinematografiche e della video arte.
Nel corso la sezione di cultura e tecnica cinematografica si avvale del prestigioso coordinamento di Lorenzo Cicconi Massi. La sezione di video arte conta sulla proposta di un protagonista storico della video arte, Antonio D’Agostino. Il laboratorio di tecniche di ripresa dell’evento d’arte è condotto da Enrico Bartozzi.
Per la preparazione di attori e attrici del settore video cinematografico il corso “io videomaker” sta proponendo anche un settore Actor studio, coordinato dall’attore e regista teatrale Alfonso Napolitano. Inoltre tutti i docenti del corso di fotogiornalismo, coordinato da Giorgio Pegoli porteranno il loro contributo di reportage all’Altro telegiornale d’arte, che sarà on line con la collaborazione dell’Altro giornale, diretto da Elpidio Stortini a partire dalle foto scattate all’inaugurazione della Biennale di Venezia 2013. Come noto i fotografi del Musinf, come fotografi accreditati dalla rivista Nostos: Alberto Polonara, Anna Mencaroni, Patrizia Lo Conte, Stefano Bascone, hanno seguito dalla Biennale veneziana del 2011 la persecuzione di Ai Wei Wei , l’ artista indipendente cinese, che ha cercato di riscoprire e ricostruire la tradizione artistica cinese quasi completamente sparita durante la Rivoluzione Culturale.
La prima edizione on line dell’Altro telegiornale d’arte sarà dedica all’ultima installazione di Ai Wei Wei , dal titolo S.A.C.R.E.D. L’istallazione, esposta alla Biennale di Venezia 2013 rappresenta alcuni momenti della detenzione dell’artista nel 2011, durata 81 giorni, con l’ accusa pretestuosa di evasione fiscale. L’acronimo dell’istallazione è SACRED, che sta per (S)upper, (A)ccusers, (C)leansing, (R)itual, (E)ntropy e (D oubt) ed è la risposta artistica diretta di Ai Wei Wei alla sua incarcerazione, dando veste artistica all’umiliazione e all’angoscia di un’esistenza vissuta sotto sorveglianza in tutti i momenti della vita quotidiana. I diorami di Ai Wei Wei presentati alla Biennale di Venezia sono stati realizzati in fibra di vetro e ferro. Misurano 377 x 198. Ciascuno dei diorami è inserito in un involucro scuro e opprimente, a sottolineare il senso di claustrofobia. S.A.C.R.E.D. rientra in “Disposition”, una mostra più grande inserita nel programma di questa Biennale d’Arte. All’artista dissidente cinese è ancora vietato lasciare il suo paese a causa di un veto da parte del governo cinese.
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!