A Senigallia focus su lavoro, caporalato e disoccupazione grazie a Caterpillar
Testimonianze di lavoratori sotto gli occhi di Jacopo Fo. Intanto salta l'incontro con la Boldrini - FOTO
Il CaterRaduno continua a portare sotto i riflettori storie degne di attenzione in un’Italia che ha bisogno di idee per rialzarsi dal difficile stato economico. Dopo l’incontro del 26 giugno con rappresentanti politici, è il turno del mondo del lavoro. Ospiti lavoratori di imprese che sono in chiusura, in esubero e cassa integrazione. Su tutti la Indesit di Fabriano.
Battitore libero della discussione Jacopo Fo, di ritorno a Senigallia, il quale ha dato soluzioni facendo uso anche di espedienti ecologici interessanti.
Sul palco sono saliti: un rappresentante dei lavoratori della Indesit, in sciopero dopo la chiusura di uno stabilimento a Fabriano e il futuro licenziamento di personale in un altro stabilimento; una lavoratrice della celebre fabbrica di porcellane Richard-Ginori di Sesto Fiorentino, che ha donato due piatti per l’asta di ”Libera” sabato 29 giugno; Gigi Malabarba per la Maflow di Trezzano del Naviglio, un’azienda che ha visto la fuga del suo principale all’estero e l’insediamento degli operai alla gestione da quattro mesi; Yvan Sagnet, già ospite a Senigallia, per raccontare la propria esperienza da raccoglitore di pomodori del Salento, sotto la prepotenza e lo sfruttamento del caporalato.
GALLERIA FOTOGRAFICA – CaterRaduno 2013 – Le puntate in diretta del 27 giugno
Gli ospiti hanno parlato della loro vicenda ringraziando coloro che si sono messi all’opera per documentare e sostenere le loro proteste e diritti, in primis le comunità locali e poi – con minor intensità – le forze politiche per arrivare al Ministero dello Sviluppo Economico.
Jacopo Fo rilancia proponendo una soluzione ecologista: ”Bisogna combattere l’ ‘obsolescenza programmata’: ci sono ditte che producono oggetti che cessano di funzionare subito e non sono più riutilizzabili. Con il riciclo si produrrebbero molti posti di lavoro e l’economia sarebbe rilanciata”.
Un’idea già seguita dalla Maflow, che ha provveduto a riciclare materiale elettrico in collaborazione con i produttori agricoli della zona.
Anche la Richard-Ginori ha da raccontare qualcosa di interessante. La ditta di Sesto Fiorentino (attiva addirittura dal 1735) ha fruito di una legge emanata dal 1984, e mai utilizzata finora, che permette, grazie a un contratto di solidarietà (auto-riduzione di stipendio e di ore di lavoro in unanimità) di assumere lavoratori a tempo determinato. Agli 85 lavoratori col posto fisso si sono aggiunte 29 persone.
Più problematica la situazione a Fabriano. Domenico Carofiglio ha raccontato i scioperi originali organizzati dai lavoratori per disturbare la produzione e richiamare l‘attenzione dei proprietari: un giorno si sciopera per fascia d‘età, un altro per sesso, ecc..
Sagnet ha parlato della rivolta dei lavoratori del Salento pagati 10 euro al giorno per lavorare dalle 3 alle 19. Insieme hanno dato vita a una protesta che ha portato alla nascita di una legge che dichiara reato il caporalato.
Sara Zambotti e Paola Maggioni hanno quindi selezionato dal pubblico delle persone che hanno descritto la loro situazione professionale. Ne è venuto fuori un ricco campionario: dal licenziato all‘esodato per la riforma Fornero, al posto fisso, all’impiegato pubblico, ecc….
In chiusura è stato presentato un nuovo oggetto per l’asta di ”Libera”: una radio prodotta da un‘azienda di Tivoli. Ce ne sono solo due esemplari al mondo, uno per l‘asta di sabato, un altro in mano alla regina inglese Elisabetta II.
La giornata del 27 giugno al CaterRaduno prosegue alle 22 con la Banda Osiris e l’Orchestra di via Padova. Appuntamento anche in tarda serata, ore 24, Gazebo on the Beach, con Diego Bianchi (Zoro).
E ci sono due comunicazioni importanti per gli appuntamenti successivi del CaterRaduno. Il concerto di Stefano Bollani, previsto per le 24 di venerdì 28 giugno sarà spostato al Teatro La Fenice per maltempo; e la Presidente della Camera Laura Boldrini non sarà presente il 29 mattina per impegni istituzionali. Un altro forfait molto pesante dopo quello di Josefa Idem.
venire, non siamo come Martinez che gioisce,certamente
voi della destra, non avete personaggi della dirittura
morale della Boldrini
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