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Una delegazione di Senigallia presente all’Evangelium Vitae

Una giornata a Roma in piazza San Pietro per un gruppo di giovani locali

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Giovani all'Evangelium Vitae a Roma

Domenica 16 giugno si è svolta a Roma, in Piazza San Pietro, la Giornata dell’Evangelium Vitae, la Lettera Enciclica che Giovanni Paolo II volle donare alla Chiesa e al mondo intero il 25 marzo del 1995, allo scopo di affermare e promuovere il valore e l’inviolabilità della vita umana in quanto tale.


Già sabato 15 giugno si erano svolti diversi eventi in ricordo del documento, tra cui la Catechesi esplicativa di Ruini sabato mattina, l’adorazione Eucaristica nel pomeriggio e la fiaccolata silenziosa del cosiddetto “popolo della vita”, che sul far della sera ha acceso di piccole luci in movimento Via della Conciliazione per terminare in preghiera in Piazza San Pietro.

La giornata di domenica è stata davvero speciale, per tutti i fedeli presenti e in particolare per i volontari pro life, provenienti da tutte le parti del mondo per ascoltare le parole del Papa e pregare insieme per la vita, in particolare per coloro i quali si trovano in situazioni di difficoltà, di svantaggio e di debolezza affinché venga riconosciuto il valore che “è dovuto all’uomo in quanto uomo, in virtù della sua dignità profonda“.

Inoltre, i volontari dei Movimenti per la Vita hanno predisposto banchetti prima e dopo la S. Messa per la raccolta delle firme per la petizione “uno di noi”, a cui hanno aderito molti fedeli, anche i bikers presenti per il raduno.
Ha partecipato alla due giorni una delegazione del Movimento per la Vita e del C.A.V. di Senigallia, tra cui Maurizio Perini, Velentina Perna e Francesca Francesconi.

Un’esperienza davvero unica e preziosa” – riferiscono – “densa di impegni e di momenti di preghiera e di riflessione su temi fondamentali per l’esistenza di ogni uomo e di ogni donna”.
Soprattutto – continuano i giovani – un grande incoraggiamento ci viene proprio dalle parole e dalla testimonianza del Santo Padre. Infatti, in perfetta sintonia e continuità con i suoi Predecessori, non solo egli ha ribadito con le parole che la vita umana in tutte le sue manifestazioni è il più grande dono che Dio ha fatto all’uomo e che, in quanto tale, va amata e difesa in particolare quando è più debole, contro quella che è invece la cultura oggi dominante dello scarto, ma ha dimostrato con i gesti il suo autentico e reale amore per la vita, tutta la vita, soprattutto quella più fragile. I baci e le carezze ai bambini, così come agli anziani e ai disabili, sono il modo concreto con cui il Papa ci indica chi ha un posto speciale nel cuore di Dio e, quindi, dovrebbe averlo anche nel nostro cuore“.

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