In arrivo la “mazzata” Tares: confronto aperto tra sindaci e imprenditori
Martedì 25 giugno l'incontro organizzato da Confartigianato a Castelcolonna
Si avvicina la prima rata della TARES, la nuova imposta dei rifiuti e Confartigianato incontra martedì 25 giugno, presso il Teatro Comunale di Castelcolonna alle ore 21, i Sindaci di Castelcolonna, Monterado e Ripe e gli imprenditori della zona per fare il punto della situazione.
Interverranno Giorgio Cataldi, Segretario Provinciale Confartigianato; Leonardo Gentile, Responsabile fiscale Confartigianato; Emanuele Quercetti, esperto TARES; Massimo Lorenzetti, Sindaco di Castelcolonna; Gianni Diamantini, Sindaco di Monterado; Fausto Conigli, Sindaco di Ripe. Coordina Giacomo Cicconi Massi, Responsabile Sindacale Confartigianato Senigallia.
La tassa che andrà a sostituire la “vecchia” TARSU rischia di essere un flagello per le imprese e scatenare un effetto boomerang sull’impianto produttivo locale già provato dalla crisi. Il passaggio dalla vecchia forma di tassazione a quella nuova rischia di apportare un significativo incremento della pressione fiscale con aumenti non sopportabili. Per questo Confartigianato ha organizzato l’incontro aperto tra imprenditori ed Enti locali, per verificare la possibilità di trovare strategie concertate al fine di mitigare l’impatto della TARES sulle attività produttive e individuare soluzioni che non penalizzino le imprese del territorio. La pressione fiscale “pesa” terribilmente sulle MPI.
“L’aumento delle tasse costringe il 58% delle imprese a chiedere prestiti o la dilazione dei pagamenti – denuncia la Confartigianato. L’impennata della pressione fiscale ha colpito duramente le imprese artigiane: il 33% degli imprenditori è stato costretto a ritardare il pagamento dei propri fornitori, mentre il 29% ha dovuto rinunciare a fare investimenti in azienda. Per il 26% delle imprese l’accresciuto peso del fisco ha causato ritardi nel pagamento di alcune imposte. Effetti negativi anche sull’occupazione: il 16% delle imprese ha rinunciato ad assumere personale e il 14% ha dovuto licenziare i dipendenti o ricorrere agli ammortizzatori sociali. In più, per fare il proprio dovere di contribuente, il 58% degli artigiani deve ricorrere a prestiti bancari o è costretto a chiedere al fisco dilazioni di pagamento. Ora arriva anche il “macigno” Tares, la nuova tassa sui rifiuti“.
Confartigianato auspica che dal confronto aperto tra imprenditori e Enti locali possano nascere proposte e soluzioni atte a mitigare l’impatto della nuova tassazione sulla produttività e lo sviluppo del territorio.
La scelta del Porta a Porta integrale così come è stato concepito è COSTOSISSIMO e MOLTO INQUINANTE e solo ora ci si accorge ?
Per le aziende invece, sempre per mezzo del CIR33 con i suoi esperti, si doveva fare un piano per le aziende in base alle loro effettive esigenze e pagare quello che producono. Per le attività io vedo bene una propria autogestione (visto il proliferare di aziende che si occupano di raccolta e gestione rifiuti) che devono dimostrare al Comune di appartenenza di aver stretto un accordo con un'azienda X per il ritiro della propria immondizia (in fondo come fanno quelle per i rifiuti speciali). Al Comune pagherà solo i servizi indivisibili elemento aggiunto alla Tariffa.
Sono anni che lancio questo allarme ma D......se qualcuno mi avesse dato retta o perlomeno approfondire l'argomento in maniera seria e costruttiva.
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