Dall’UDC qualche quesito sul futuro della sanità a Senigallia
Il consigliere Perini interroga nel Consiglio Comunale del 18 giugno i vertici regionali
Interrogazione all’Assessore regionale Mezzolani e al Direttore di Area Vasta 2 Ciccarelli, da parte del consigliere Udc Maurizio Perini, nel corso del Consiglio Comunale del 18 giugno.
Ecco il testo completo dell’interrogazione:
All’Assessore Regionale alla Sanità, Dott. Mezzolani
Al Direttore dell”Area Vasta n.ro 2
Dott. Ciccarelli
Partiamo dalla Delibera del 20 maggio scorso. La riorganizzazione sull”ospedale di Chiaravalle avrebbe condotto a scenari differenti, probabilmente migliori rispetto al riassetto complessivo della sanità in una zona come la nostra in cui Senigallia ha responsabilmente già dato tanto, a differenza di altri, nella logica del miglioramento del servizio sanitario regionale.
Ora con la Delibera 735 vigente, cosa accade su Senigallia? Concentriamo la nostra attenzione – anche per dare spazio agli interventi di tutti i gruppi politici qui rappresentati – sulLaboratorio analisi. Logica impone e buona prassi medica soprattutto che, per fare una diagnosi occorra avere un laboratorio analisi efficiente ed in grado di dare risposte a tanti in tempi ragionevoli.
La nostra è una città turistica che riceve flussi nazionali ed internazionali ed è dunque sottoposta ad un carico di richieste di servizi che la Regione Marche non può assolutamente trascurare nelle dinamiche di scelta.
Sulla situazione del nostro laboratorio analisi vediamo il quadro attuale e delle esigenze di copertura ruoli per il futuro immediato.
Nella delibera 735 su Chiaravalle è prevista la chiusura del laboratorio analisi e questo se confermato produrrebbe dei buoni risparmi e sulla risorse economiche con fondi da destinare ai capitoli per i bandi relativi alle attrezzature, e sul personale, dunque rispetto al quadro sopradescritto ci poniamo i seguenti quesiti:
•E’ confermata la chiusura del laboratorio analisi di Chiaravalle e quando sarà coperto il ruolo di amministrativo a Senigallia visto e considerato che rispetto alla dotazione organica attuale per esempio abbiamo meno personale di Jesi e facciamo molti più esami di Fabriano?
• I tecnici (di cui uno in scadenza al 12/2013) verranno aumentati, anche in considerazione del fatto che essendo questi impegnati in turno di notte per il discorso dei recuperi in realtà Senigallia avrebbe bisogno di 2 unità?
•Il sottodimensionamento di Senigallia è forse dovuto al fatto che si sta pensando di creare un reparto di citologia in quel di Fabriano – cosa questa anche positiva – ma logico domandarsi e domandarvi, dove prenderete il personale?
A questi 3 semplici quesiti – tiranno anche il tempo – vi chiedo a nome del gruppo che rappresento, ma soprattutto a nome dei cittadini di rispondere, poiché nella logica burocratica delle prenotazioni, delle lungaggini a pagare il conto salato sono e saranno i più deboli, gli anziani soprattutto e le famiglie su cui grava il peso della crisi.
Noi non possiamo tollerare né ora né in prospettiva che le logiche di risparmio lineare ed indiscriminato ledano quei territori come il nostro che hanno dimostrato efficacia nel servizio e vicinanza ai cittadini.
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