Mangialardi replica a Manutencoop: il Comune ha difeso i diritti dei cittadini
"Intollerabile comportamento di chi non ha svolto il proprio servizio. Senigallia non ha firmato per il Lodo"
Il comunicato diffuso dalla Manutencoop servizi ambientali dove l’impresa commenta la decisione del Comune di opporsi al decreto ingiuntivo con il quale si ingiunge all’Ente il pagamento di 750.000,00 euro per prestazioni rese da Manutencoop in fase di esecuzione dell’appalto, poi interrotto, per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, contiene toni gravemente offensivi e fornisce una rappresentazione dei fatti non corrispondente al vero.
La scelta operata dal Comune di opporsi al Decreto non ha niente di furbesco né di vergognoso come in maniera falsa e strumentale l’impresa ha dichiarato.
Essa rappresenta al contrario l’esercizio di un preciso diritto sancito dal nostro ordinamento e, nel caso in oggetto, è fondata su argomentazioni molto precise e stringenti.
Infatti quello che nel suo comunicatoManutencoop si guarda bene dal precisare è che la pretesa al pagamento avanzata dall’impresa non si fonda su un pronunciamento del Tribunale quanto piuttosto sul Lodo Arbitrale ( vincolante per i soggetti che l’hanno attivato e cioè CIR 33 e Manutencoop) vale a dire su una regolamentazione negoziale degli interessi in conflitto che le parti, sottoscrivendo una clausola compromissoria, affidano ad un collegio arbitrale.
Ed allora, dal momento che il Comune di Senigallia non ha firmato alcuna clausola compromissoria che costituisce la fonte di legittimazione degli arbitri, non si vede per quale ragione il Lodo in questione debba spiegare effetti nei suoi confronti.
Proprio alla luce di tali considerazioni abbiamo fatto legittimamente opposizione al decreto, e nel giudizio di merito che si instaurerà dinnanzi al Giudice ordinario intendiamo far valere le nostre ragioni.
Perché una cosa è certa: non è il comportamento del Comune a poter essere qualificato come vergognoso.
Intollerabile è semmai il comportamento di un’impresa che non ha svolto il servizio che le era stato affidato, che ha determinato in città situazioni di grave degrado e di mancata pulizia che hanno danneggiato la popolazione e creato seri problemi di immagine a Senigallia, questi sì valutabili economicamente, che i contribuenti hanno dovuto fronteggiare.
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