Senigallia Calcio battuto 6-3 dall’Urbania nell’atto finale del Trofeo Coppa Marche. Si è giocato sabato 8 Giugno alle ore 16,00 allo stadio Recchioni di Fermo, non tenendo conto che i ragazzi delle due squadre, con l’anno scolastico ancora in corso, dovevano affrontare un viaggio, di oltre un ora il Senigallia e di due ore l’Urbania.

Crediamo che la Federazione, per una finale, anche in segno di stima e rispetto verso questi ragazzi, oltre a scegliere un altro orario o ancor meglio un’altra data, poteva prevedere una terna arbitrale (si giocavano 2 finali, era sufficiente chiamare un altro arbitro), si è invece preferito un arbitro quasi coetaneo ai giocatori, peccato!

Il colpo d’occhio del campo, dove appena alcuni giorni prima aveva giocato l’Italia Under 20, fa crescere nei ragazzi l’orgoglio di essere arrivati in finale. Dopo le foto di rito e l’annuncio delle formazioni da parte dello speaker, che ricorda il percorso  che ha permesso alle due squadre di qualificarsi, la partita ha inizio, un’azione per parte fa pensare ad un partita equilibrata, è invece l’Urbania a prendere le redini del gioco, nei ragazzi del Senigallia l’emozione e  la tensione per l’importanza della partita è palpabile,  si complicano anche le giocate più semplici, ne approfitta l’Urbania, in cui militano alcuni giocatori facenti parte della rosa della prima squadra (campionato d’Eccellenza), prima impegna Angeloni da lontano e sul susseguente calcio d’angolo, inspiegabilmente fatto battere dall’arbitro nella bandierina opposta a quella in cui era uscito il pallone, complice una dormita generale della  difesa, va in vantaggio. Passano pochi minuti, Esposto perde la palla a centrocampo con un intervento che, successivamente a parti invertite, l’arbitro giudicherà falloso, e l’Urbania con un tiro da fuori area all’incrocio dei pali raddoppia. Piove sul bagnato!

Giambartolomei  viene sostituto da Viali per il riacutizzarsi di uno stiramento che non gli aveva permesso di allenarsi in settimana. Ci sarebbe l’opportunità di ridurre il passivo, Pigini si libera in area, Rossi tarda a dargli palla e il portiere in uscita recupera. Su ribaltamento di fronte, l’ala dell’Urbania  porta avanti il pallone con la mano, l’arbitro, pur ben posizionato, fa cenno che si può proseguire ed arriva così il terzo gol, a nulla valgono le legittime proteste del Senigallia, anzi la direzione di gara prende una china sempre di più a favore dell’Urbania, che a dir il vero non ne avrebbe assolutamente bisogno. Arriva anche il quarto gol, complice ancora una dormita della difesa. Un palo e due belle parate di Angeloni,  legittimano la supremazia dell’ Urbania, ma sta di fatto che 2 reti  su 4 erano viziate da falli. Una bella percussione di Gemma permette a Curzi di andare in rete, il primo tempo finisce quindi sul 4 a 1.

L’intervallo sembra sia riuscito a scrollare di dosso la tensione nei ragazzi, ora il centrocampo è più vivace la squadra più corta ed è Curzi, imbeccato da Rossi Magi,  in velocità  a saltare anche il portiere ma il suo tiro viene respinto da un difensore sulla linea di porta.  Passano  pochi minuti e ancora Curzi s’invola sulla destra e fa partire un tiro che s’insacca nell’angolo opposto. Ora i ragazzi ci credono mentre nell’Urbania cominciano a fiorire i timori. L’Urbania ci prova da lontano, il pallone finisce in curva, inspiegabilmente  in uno  stadio dove si disputeranno due finali della coppa Marche, categorie Allievi e Giovanissimi, le reti di protezione dietro le curve sono abbassate, due tifosi dell’Urbania trattengono il pallone, per ributtarlo in campo quando il gioco era ripreso con un altro pallone. Il gioco viene fermato e questa volta, anziché rilanciare, Angeloni  passa a Fede, l’ala dell’Urbania è lesto a rubargli palla e con un bel diagonale porta il risultato sul 5 a 2. E’ una doccia fredda per i ragazzi del Senigallia, soprattutto per come è maturata e il morale va sotto i tacchi. Mister Diambra cerca di dare una scossa, entrano Rella e Mandolini per Vitali e Vernelli, ma non è finita perché l’arbitro continua a usare due pesi e due misure, per un normale teckle al limite dell’area del Senigallia viene fischiata una punizione da cui scaturisce il sesto gol. Un bel anticipo di Viali a un metro dal centravanti, viene sanzionato con l’espulsione dello stesso. Entrano Impiglia, Solazzi e Maggio ed proprio da un bel cross di quest’ultimo che Pigini porta a 3 le reti del Senigallia. Mancano pochi minuti alla fine e i giocatori dell’Urbania trovano ogni sistema per perdere tempo, ma il signor arbitro, puntualissimo ad ammonire i giocatori del Senigallia, si dimentica che la perdita di tempo si debba  sanzionare con l’ammonizione. Si arriva così al fischio finale con il risultato di 6 a 3.

Sicuramente l’Urbania avrebbe vinto anche ai punti, ma il calcio piace perché è l’unico sport in cui Davide può vincere contro Golia, dove non sempre vince chi se è più forte. Sono gli episodi che determinano il risultato, e in questo caso le circostanze dicono che 2 reti dell’Urbania erano viziate da irregolarità e sul 4 a 2, il quinto gol è scaturito da una situazione extra sportiva. Spiace che la partita sia stata diretta da un arbitro che l’ha condizionata, che probabilmente è stato designato più per la teatralità con cui fischiava che per le sue capacità, un vero peccato.

Un plauso a Mister Diambra per il buon lavoro fatto con una rosa di appena 23 giocatori, con cui ha disputato con ottimi risultati sia il campionato Cadette che quello Provinciale e ai giocatori che, in linea con la filosofia della società, hanno posto l’amicizia come primo valore. Non a caso Ciccetti e Guercio, pur non convocati, hanno seguito la squadra in tribuna insieme ai ragazzi del 1998 che il prossimo anno insieme a quelli del 1997 proveranno a regalarci nuove soddisfazioni.