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Un nuovo volume di documenti sulla storia arceviese

Presentazione sabato 15 giugno in Arcevia del "libro dei fatti" dei secoli XIII-XVI

Arcevia

Sabato 15 giugno, alle ore 17 nella casa del Parco di Arcevia in Corso Mazzini, avrà luogo la presentazione del terzo volume dei “Regesti di Rocca Contrada“, una raccolta di documenti dei secoli XIII-XVI tratti dal fondo cartaceo medievale dell’Archivio Storico Comunale di Arcevia.

Il volume è curato dallo storico prof. Virginio Villani ed è inserito nella collana “Fonti dagli archivi storici marchigiani” della Regione Marche. La ricerca viene a completare il lavoro di riordino della documentazione diplomatica medievale dell’archivio arceviese, uno dei più importanti della regione, soprattutto per quanto riguarda il fondo pergamenaceo, ricco di ben 1600 pezzi, oltre a registri catastali, giudiziari e di contabilità.
La documentazione cartacea oggetto della pubblicazione è costituita da 478 unità ed è divisa in due raccolte: la prima contiene le lettere e gli atti amministrativi e diplomatici, la seconda presenta atti di quietanza dei pagamenti dovuti dal comune per le tasse provinciali, le taglie militari il salario del castellano e altro.

Questi documenti si integrano con quelli delle pergamene e permettono non solo di ampliare la conoscenza delle vicende comunali già note, ma costituiscono anche un approfondimento di alcune importanti fasi della storia regionale, quali le lotte politiche interne ed esterne fra le opposte fazioni guelfa e ghibellina del primo ‘300 o il turbolento periodo della guerra di Pesaro fra il 1431 e il 1433, causata dal mutamento di politica del nuovo papa Eugenio IV nei confronti dei Malatesti. Ma il comune di Arcevia (o meglio di Rocca Contrada), per la sua posizione centrale e strategica, è stato a lungo il crocevia di tanti altri fatti storici, alcuni del quali inediti, come la tragica faida familiare esplosa alla fine del ‘400 all’interno della famiglia dei Castracani allora signori di Castelleone di Suasa, una vera e propria strage mossa da vendetta o da ambizioni di potere da parte di uno degli esponenti della famiglia.
Vi si parla poi della lunga vertenza fra il comune e il vescovo di Senigallia sui castelli di Piticchio e Montale, di quella interminabile con il vescovo di Fossombrone per il castello di Nidastore, delle trattative fra il 1338 e il 1340 con i Chiavelli di Fabriano per recuperare il controllo del cassero e liberarsi dalla loro signoria, di vicende relative a comuni e signori limitrofi e quanto altro.

Insomma uno scorcio interessante sulla storia locale e regionale, che verrà illustrata dall’autore con la partecipazione del sindaco di Arcevia prof. Andrea Bomprezzi che ha sostenuto l’iniziativa insieme all’assessorato alla cultura della Regione Marche.

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