Continuano le indagini della Polizia di Senigallia e della Procura di Ancona sulla morte del giovaneritrovato in un parcheggio lungo la Statale Adriatica SS16, a Senigallia, nella prima mattinata di lunedì 10 giugno.

Sul corpo del ragazzo straniero, di probabile origine curda, sul quale non sono state rinvenute né ferite né tracce di colluttazione, nemmeno l’esame autoptico, effettuato martedì 11 giugno, ha chiarito le cause della morte che sarebbe avvenuta nella notte tra domenica 9 e lunedì 10.
L’unico dato certo è che non si tratta di una morte violenta, ma oltre a questo si va sul campo delle ipotesi: dalla morte per una qualche malattia o emorragia interna fino al malore improvviso, anche se l’idea più accreditata è quella che sia morto per stenti.

Gli inquirenti non sono riusciti a risalire all’identità del ragazzo: incrociando i riscontri con il database delle forze dell’ordine non è emersa alcuna corrispondenza, anche se ciò non esclude che sia già stato nel senigalliese. E il fatto che fosse privo di documenti, come quello che nessuno si sia fatto ancora avanti per reclamare la salma, non aiutano di certo nelle indagini.

L’ipotesi più accreditata, per ora, rimane quella del traffico di clandestini che percorrono le principali direttrici stipati in tir: secondo il Pm Gubinelli, il ragazzo potrebbe essere stato abbandonato non appena morto o, peggio ancora, lasciato morire nel parcheggio.
Solo ulteriori indagini potranno stabilire come il giovane sia arrivato lì e in che condizioni.