Sanità: chiusi 28 posti letto in un solo giorno a Senigallia
Sindacati denunciano: "Altro colpo all'ospedale, è evidente che manca la programmazione"
Nell’ospedale di Senigallia sono stati chiusi 20 posti letto di lungo degenza e 8 posti di medicina: sembra che non ci siano i medici sufficienti a garantire lo standard minimo di assistenza. E’ quanto denunciano le organizzazioni sindacali unite, che ribadiscono come la “decisione è per noi inaccettabile in quanto va ad incidere direttamente sui bisogni sanitari di un intero territorio e su persone che, come gli anziani, hanno più di altri necessità assistenziali“.
“Sono ormai troppe le vicende che stanno impoverendo la nostra sanità – continuano i segretari di zona Mohammed El Hasani per la Cgil, Maurizio Andreolini per la Cisl e Roberto Perticaroli per la Uil – con decisioni unilaterali prese all’interno dell’ASUR Marche senza che vi sia un percorso di discussione con i cittadini e le loro rappresentanze. Chiediamo all’ASUR che fine devono fare i cittadini che avranno bisogno di quei posti a Senigallia: non potranno andare a Chiaravalle perché anche quella struttura sembra debba chiudere. Ed allora? Chiediamo perché è stato tagliato il servizio di distribuzione dei pannoloni ai non autosufficienti indipendentemente dal reddito, chiediamo quando verranno nominati i Primari per i reparti ancora senza Dirigente medico, come cardiologia, e chiediamo che fine hanno fatto le liste di attesa per i servizi di diagnostica“.
Ma l’accusa che lanciano i sindacati è ben più grave e mira al cuore della tanto sbandierata riforma della sanità proposta dai vertici regionali sanitari e politici: “E’ sempre più chiaro ed evidente che siamo in assenza di una programmazione degna di questo nome da parte della Regione e forse anche dell’assenza di una conoscenza vera dei territori e delle loro esigenze: il tutto va ad incidere direttamente sulla vita di chi è ammalato e su quella dei propri familiari. Ormai ci poniamo solo la domanda di quale sarà il prossimo servizio sanitario che sarà tagliato e qui possiamo liberare veramente la nostra fantasia“.
Cgil, Cisl e Uil Senigallia e le rispettive federazioni dei pensionati chiedono un intervento immediato dei vertici ASUR e della politica a tutela della sanità della valle del Misa e Nevola, oltre ad un “confronto vero” sulla sanità senigalliese. Nell’attesa di conoscere la data della prossima iniziativa pubblica, le OO.SS. hanno promesso di mettere in campo ogni azione a tutela del presidio ospedaliero “iniziando di fatto una vera e propria vertenza sanità“.
da
Cgil – Cisl – Uil
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