Confronto su tagli e bilancio: Mangialardi prima stoppa, poi apre alle idee
Da Arvultùra e Precari United proposte per una partecipazione dei cittadini alle scelte per Senigallia
C’era un auditorium San Rocco gremito, la sera di giovedì 6 giugno, ad assistere al confronto pubblico con il Sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi, indetto dallo Spazio Autogestito Arvultùra e dal collettivo Precari United per mettere sul tavolo i temi dei tagli e del bilancio partecipato, anzi partecipativo, aperto ai cittadini.
Un argomento, quello del bilancio, che poteva essere molto ostico e mal digeribile per molti cittadini, a causa della difficoltà di trattazione e per i tecnicismi che stanno dentro alla redazione stessa di un documento del genere. Ma nella serata si è cercato, con successo, di non entrare tanto nei labirinti dei capitoli di spesa, quanto nelle pratiche politiche che si potrebbero attuare per rendere accessibile a tutti la comprensione e la partecipazione su un tema che incide in maniera decisiva sulla vita di un Comune.
I “cittadini organizzati” (così si sono più volte definiti essi stessi) in collettivi e centri sociali, hanno portato al Sindaco e a buona parte dell’Amministrazione e del Consiglio Comunale, che sedeva in platea, alcune proposte concrete che potrebbero essere operate nella direzione di maggiore trasparenza, partecipazione e lotta per sbloccare e rilanciare un’anemia economica, che Mangialardi stesso definisce tragica.
Partendo dai vincoli della Troika Europea (UE, BCE, FME) e del Patto di Stabilità, attraverso gli interventi di Nicola Mancini, Alessandro Genovali, Daniele Mori, Massimo Corinaldesi, e Marianna Lombardi, Arvultùra e Precari United hanno proposto una serie di punti.
Una “coalizione di Sindaci”, che si costituisca partendo da Senigallia, coinvolgendo il territorio provinciale di Ancona, quello regionale marchigiano, salendo fino al nazionale e sovranazionale: lo scopo di questo fronte sarebbe quello di operare una vera opposizione e disarticolazione del Patto di Stabilità, creando di fatto un problema al Governo centrale, che sarebbe a quel punto costretto a rivederlo. Inoltre dovrebbe mobilitarsi affinchè si torni ad utilizzare la Cassa Depositi e Prestiti (in cui c’è una grandissima liquidità a disposizione) per temi sociali e non per salvaguardare banche.
La dichiarazione di inalienabilità di alcuni beni comuni: servizi comunali che “costi quello che costi” non verranno intaccati.
Una serie di comitati rionali cittadini, che indirizzino le scelte dell’Amministrazione riguardo alla destinazione dei capitoli di spesa del bilancio, rendendosi così veramente protagonisti di un quadro partecipativo e non partecipato per la redazione del documento finanziario del Comune.
Una compilazione più chiara e leggibile del bilancio stesso, che risulta incomprensibile per qualsiasi cittadino che voglia sapere ad esempio quanti soldi vengono destinati al sociale o ai lavori pubblici.
Una revisione trimestrale, anzichè annuale, della direzione in cui stanno andando le scelte fatte in sede di previsione di bilancio; questo per evitare che ci si ritrovi a fine anno con immobili comunali da mettere in vendita, o in svendita, per ripianare buchi.
Una maggiore attenzione e trasparenza su fondi di solidarietà e bandi per lavoratori disoccupati o svantaggiati.
La volontà, da parte del Comune di Senigallia, di mettere in campo pratiche, come il mercato biologico che Arvultùra sta proponendo ormai da un mese con buoni risultati, che riescano a valorizzare il tessuto lavorativo e sociale del territorio in cui viviamo, con costi sostanzialmente nulli per la collettività, ma con la possibilità di attivare (o meglio riattivare) un circuito economico che sarebbe linfa vitale per tanti produttori della zona.
A tutte queste proposte il Sindaco Mangialardi si è posto con un atteggiamento che è variato nel corso della serata. In un primo momento, infatti le risposte giunte dal Primo Cittadino erano volte a spiegare i motivi per cui molte delle idee messe sul piatto non potessero essere realizzate.
La “coalizione di Sindaci” dovrebbe mettere insieme Amministrazioni troppo diverse tra loro, anche in basi ai semplici indirizzi politico-finanziari, fuori dell’Italia il Patto di Stabilità non è vigente, Senigallia non riuscirebbe a rivestire, nel contesto nazionale, un peso tale da riuscire a farsi sentire nelle “stanze di Roma” in cui il Patto di Stabilità è stato istituito.
I comitati rionali non sarebbero fattibili a livello istituzionale, perchè rischierebbero di svuotare il Consiglio Comunale di una parte del potere decisionale che la Costituzione stessa gli assegna. Costituzione che Mangialardi più volte ricorda essere un riferimento imprescindibile, all’interno della quale non ci si può non muovere.
La redazione del bilancio non è fattibile in modo diverso, perchè è il Governo che impone di scrivere il documento in quel modo.
Il Patto di Stabilità impone revisioni non annuali (annuale è solo l’approvazione di tali revisioni) ma mensili.
Il fondo di solidarietà per lavoratori in difficoltà, a Senigallia viene aumentato di anno in anno, nonostante i problemi di bilancio conclamati.
Ma di fronte al ribadimento, da parte dei partecipanti alla serata, di proposte e concetti, sono arrivate le aperture da parte del Sindaco: “Senigallia è una città che le sta provando tutte e che continua su questa strada della sperimentazione, per cercare vie d’uscita dalla crisi”. Questa la frase che accompagna le dichiarazioni con cui Mangialardi afferma che l’Amministrazione è disponibile a dialogare per “inventare”, partendo da queste proposte, altri modi nuovi per trovare vie d’uscita.
Quella della ridefinizione della Cassa Depositi e Prestiti è un’idea che si cerca di portare avanti da tempo, secondo Mangialardi, così come quella della difesa dei beni comuni. Apprezzamenti anche per le buone iniziative portate avanti dai “cittadini organizzati” e tavolo aperto alle discussioni.
I ragazzi di Arvultùra e Precari United prendono atto delle dichiarazioni finali di Mangialardi, annunciano che tenteranno comunque di organizzare i comitati rionali sul bilancio, che con altre realtà loro omologhe di territori limitrofi cercheranno di creare un fronte coordinato di Amministrazioni, assicurano che resteranno attenti alle scelte politiche che il Comune di Senigallia opererà in sede di bilancio.
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