Tricolore sull’ex Columbia a Senigallia: il TAR dà ragione al Comune
Nessun pericolo per la sicurezza, ma mancano le autorizzazioni edilizie e paesaggistiche
La vicenda del pennone col Tricolore issato in cima all’edificio di via Perilli, ex Hotel Columbia, torna alla ribalta dopo la sentenza del TAR Marche che dà ragione al Comune di Senigallia in merito non tanto alla questione della sicurezza, quanto a quella del vincolo edilizio e paesaggistico.
Una questione che va avanti da alcuni anni, quando al proprietario Giulio Fibbi, ex coordinatore PdL, che aveva issato sul pennone della proprietà sia il Tricolore che il vessillo del partito di Berlusoni, venne notificata nel gennaio 2010 un’ordinanza comunale firmata dall’architetto Ciacci e dal dirigente Roccato.
Nell’ordinanza si chiedeva la rimozione delle bandiere esposte sul pennone in cima all’ex Hotel Columbia e la messa in sicurezza dell’asta di circa 5 metri di altezza.
Oltre al risalto mediatico ottenuto, sono stati ben tre i ricorsi presentati dalla proprietà, secondo la quale il manufatto era in condizioni di sicurezza e l’Amministrazione era invece in torto avendo ecceduto nell’esercizio del potere per non emettere l’autorizzazione necessaria.
Il TAR delle Marche, alla fine ha decretato che, nonostante non vi siano pericoli per la sicurezza pubblica, sarebbe necessario un sistema di tiranti ulteriore per la staticità del pennone.
Ma soprattutto i giudici hanno stabilito che data la dimensione e l’impatto del manufatto è evidente si debba richiedere un’autorizzazione per quanto riguarda il regolamento edilizio e per quanto riguarda i vincoli paesaggistici: data infatti la vicinanza al fiume Misa, ogni modifica al panorama deve ottenere un permesso, in questo caso mai arrivato.
La nostra repubblica delle banane è qui evidente.
Avvocati, ricorsi, cavilli..... semplicemente che schifo.
Nei pesi civili, la bandiera sul pennone, nel girdino di casa è cosa comune..... (andate a fare un giro in scandinavia)
pur de facce spende i nostri soldi e' arrivata al tar
grrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr
creano, senza chiedere permessi in barba alle leggi.
Forse la Pubblica amministrazione non vuole vedere ,
piu' per paura che per altro. vedi episodio dello scorso anno...........
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