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Spegne le videocamere per rubare merce dal negozio, arrestata commessa

Grazie alla Polizia finiscono ai domiciliari la dipendente e una complice, entrambe di Senigallia

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L'incrocio tra la Statale 16 Adriatica e via Traversa Cesano, a Senigallia

Da un po’ di tempo avevano notato ammanchi sia di denaro nella cassa che di merce dagli scaffali. Così i proprietari del negozio “Quanto Basta” hanno pensato di mobilitare la Polizia di Senigallia perché venisse sorvegliata la dipendente dell’attività e analizzate le riprese del circuito di videosorveglianza.

Sono bastate poi poche immagini agli agenti del Commissariato senigalliese per capire come venivano asportati prodotti e soldi dallesercizio commerciale di via Traversa Cesano e così due donne, la dipendente e una sua complice, sono state arrestate per furto aggravato in concorso e poste agli arresti domiciliari in attesa del giudizio del Tribunale di Senigallia.

Le due donne – che vantano un curriculum non indifferente in quanto a reati contro il patrimonio e la persona, traffico di stupefacenti – si muovevano in maniera “coordinata” se così si può dire: mentre la più giovane delle due, A.B. senigalliese di 33 anni dipendente di QB, entrava in anticipo sull’orario di apertura e spegneva le videocamere, l’altra – A.O. 46enne senigalliese – attendeva fuori dal negozio per poi entrare e agire indisturbata. E poi se ne andava con buste piene di merce trafugata.

Ma martedì 4 giugno c’era la Polizia ad attenderle e a sorvegliare la situazione. Le due donne sono arrivate come di consueto in anticipo, verso le 16:30: spente le telecamere, sono entrate in azione e quando la complice è uscita con due buste di prodotti (per un valore di circa 150 euro), gli agenti l’hanno bloccata.
Alle prime domande sulla mancanza dello scontrino, la complice ha risposto che si era accordata per pagare in un secondo momento mentre secondo la dipendente non era ancora entrato nessuno perché il negozio non era ancora aperto al pubblico.

Mercoledì 5 giugno il processo per direttissima: il giudice ha convalidato l’arresto e rinviato il giudizio, disponendo gli arresti domiciliari per le due donne. La merce è stata restituita alla proprietà del locale.

Commenti
Ci sono 4 commenti
Elena 2013-06-06 09:24:07
Ci dovrebbero mettere nomi e cognomi sugli articoli, altro che privacy....quando una persona delinque perde anche quel diritto, in modo che gli onesti possano tutelarsi!
ALESSANDRA 2013-06-06 09:50:48
anche le foto possibilmente!!!!
Roberto 2013-06-06 11:33:38
Le due donne – che vantano un curriculum non indifferente in quanto a reati contro il patrimonio e la persona, traffico di stupefacenti...Con tutta la gente onesta a spasso senza lavoro...questo è darsi la zappa nei piedi, come i marmisti, le ditte di autotrasporto, che nella nostra città assumono solamente extracomunitari per guadagnare sul lavoratore che non chiede i "suoi diritti" e poi chiedono la cassa integrazione e gli stessi dipendenti risultano a casa e vanno a lavorare in nero!! Non son cosi tante le ditte di autotrasporto e i marmisti a Senigallia, fatevi due conti!! Ma la ruota gira x tutti!!
Marcolino 2013-06-07 11:33:43
Effettivamente se io avessi un negozio avrei voglia di sapere quali sono i loro volti, così non le assumo!
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