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Senigallia, la 3° C dell’Istituto Marchetti a Strasburgo

Ecco il 'diario di viaggio' degli alunni in visita alle istituzioni europee

La 3° C in visita a Strasburgo

Non si può negare che la desiderassimo tutti da almeno tre anni, dall’inizio del percorso di studi e finalmente il momento tanto atteso è arrivato: visita a Strasburgo! A questa meravigliosa esperienza, durata dall’8 al 12 aprile 2013, abbiamo aderito noi alunni della 3° C insieme alla seconda del corso europeo.

La visita aveva come obiettivi quelli di favorire la socializzazione tra noi ragazzi e di conoscere luoghi e istituzioni europee. Siamo partiti l’8 aprile prima che il sole sorgesse (tutti o quasi in uno stato di semi-incoscienza) in autobus accompagnati dalle prof. Priori, Del Priore, il prof.Olivi e il Dirigente Scolastico Cerqueti. Con il nostro autobus abbiamo percorso più di 1000 km, ma tra risate e scherzi, il viaggio è stato piacevole.

Alle 18 circa siamo finalmente arrivati a Colmar, città famosa per le sue case a graticcio che a noi ha fatto pensare ad un set cinematografico poiché niente è fuori posto. Nel centro della città abbiamo ammirato i numerosissimi canali a causa dei quali è denominata “Petite Venise”.

Il giorno seguente ci siamo recati al campo di concentramento di KL*-Natzweiler Struthof, unico campo in territorio francese. Appena varcato l’ingresso, nelle nostre parole non c’erano più gioia e felicità, le nostre bocche erano serrate. Potevamo ancora vedere ciò che di orribile successe 60 anni fa in quel luogo, il lavoro massacrante, l’assurdità di esperimenti scientifici su cavie umane, la crudeltà delle guardie capaci anche di far sparire uomini nella nebbia della notte.

La guida ci ha spiegato che questo luogo non era nato come campo di sterminio ma come campo di lavoro, per far estrarre ai prigionieri politici, di guerra ma anche ebrei e rom, materiale da costruzione dalle cave. I nazisti di KL*-Natzweiler non facevano uccisioni di massa ma lasciavano morire i prigionieri di stenti. Questa tappa, anche se triste, ci è servita a capire che non bisogna ignorare le tragedie del passato, ma è necessario ricordarle, tramandarle per far sì che non avvengano nuovamente.

Il nostro viaggio ci ha portato in altre città nel cuore d’Europa fra cui Friburgo. Friburgo è una città cosmopolita che unisce l’architettura francese a quella tedesca. Qui abbiamo potuto ammirare la splendida cattedrale in stile gotico e assaggiare i locali wurstel e pretzel.

Il 10 aprile ci siamo recati a Strasburgo, città che ospita istituzioni europee: il Parlamento Europeo e la Corte Europea per i Diritti dell’Uomo. Abbiamo ammirato l’imponente cattedrale “Notre-Dame de Strasbourg” con un enorme orologio astronomico capace di calcolare tutte le date di Pasqua e le prossime eclissi solari e lunari. Dopo aver visitato il centro storico ci siamo “incamminati” verso il Parlamento Europeo.

L’edificio che lo ospita ha un’architettura molto moderna, semicircolare, in vetro e in acciaio e appositamente incompleta: questo fatto sta ad indicare che l’UE non sarà mai completa finchè non comprenderà tutti gli stati d’Europa in un comune progetto di pace. Il materiale scelto per erigere il palazzo simboleggia il tipo di rapporto di trasparenza che si vorrebbe costruire tra istituzioni e cittadini. Al suo interno abbiamo sostato nell’emiciclo, aula in cui si svolgono le votazioni delle leggi che contribuiscono a guidare la vita dei cittadini.

Al parlamento vengono eletti i rappresentanti di tutti i 27 paesi membri dell’UE scelti dai cittadini attraverso libere elezioni. Un’ulteriore tappa del nostro viaggio è stato il villaggio di Riquewhir, tipico esempio di architettura alsaziana. In questo luogo, abbiamo scoperto, il cantante italiano Cesare Cremonini, ha ambientato il videoclip della sua canzone “Maggese”. Abbiamo anche potuto gustare degli ottimi biscotti al cocco della “Maison Alsacienne de Biscuiterie”.

Dopo questa giornata eravamo piuttosto stanchi ma questo non ci ha impedito di divertirci ugualmente la notte. Subito dopo cena ci siamo ritrovati quasi tutti in un’unica camera: la mitica 218! E’ stata proprio la “notte per eccellenza” oscurata solo dal pensiero di dover ripartire il giorno successivo. Abbiamo lasciato la Francia ricchi di ricordi e di esperienze, con la consapevolezza di aver concluso un importante percorso di vita, di studi e tre bellissimi anni insieme!

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