MSFT: “Un nuovo primario di Cardiologia è importante ma non risolve i problemi”
De Amicis: "La priorità è di potenziare il reparto da un punto di vista tecnologico e organizzativo"
Recentemente l’Assessore Volpini (e SEL a ruota), in merito all’ospedale di Senigallia ha espresso l’urgenza e la priorità da parte della Regione Marche di istituire un bando per nominare un nuovo primario di Cardiologia, in quanto la città di Senigallia in determinati momenti dell’anno ha un notevole aumento di popolazione.
In uno scenario economico nazionale caratterizzato da sempre maggior scarsità di risorse, ed allo stesso tempo l’evolversi di nuovi modelli di organizzazione territoriale (Area Vasta) per il biennio 2012-2014, il Piano Socio Sanitario della Regione Marche pone come obiettivi la libera scelta individuale e dall’altro la razionalizzazione dell’offerta.
Che cosa vuol dire più semplicemente? Che in generale, ciò che oggi chiamiamo Ospedale, con il tempo questa sede sta lentamente cambiando, in quanto riconoscibile dai cittadini in base alle proprie necessità sanitarie. Nel senso di luogo in cui gestire non più le acuzie mediche, ma le cronicità che rappresentano per i cittadini oltre il 60% dei problemi sanitari. Che cosa significa? Che ad esempio Medicina, lungo degenza, diabetologia e le cronicità legate a dispepsia, broncopatia cronico ostruttiva, dislipidemie, alle malattie cardiovascolari, obesità, ecc., queste patologie croniche verranno sottratte agli ambulatori ospedalieri con una diagnostica leggera (ecografie), elettrocardiogrammi a domicilio o in laboratori con esami a risposta immediata (spirometria). Questo permetterà di concentrare in poche strutture regionali, tutte le altre attività di ricovero: chirurgia, radiologia pesante, Risonanze Magnetiche Nucleari, TAC, PET e così via.
Statisticamente, in Italia le malattie cardiovascolari sono tra le prime cause di mortalità e morbilità. Quindi l’osservazione che noi della Fiamma Tricolore volevamo rivolgere all’Assessore Volpini è questa: sicuramente un nuovo primario di Cardiologia è importante da un punto di vista politico (maggiori consensi elettorali e relativi equilibri interni al PD), ma non risolve tutti i problemi. Se l’Ospedale di Senigallia con la progressiva chiusura dei presidi ospedalieri di periferia è diventato il punto di riferimento per un bacino d’utenza sempre più numeroso, forse il primo aspetto di cui preoccuparsi è di potenziare il reparto di Cardiologia da un punto di vista tecnologico e organizzativo.
In primo luogo l’importanza del fattore tempo: in caso di sospetto infarto domestico o in un altro luogo occorre rivolgersi ad una struttura in cui ci sia un medico in grado di valutare immediatamente la situazione, di inviare una squadra al completo con strumentazione idonea per il trasporto, ma anche per effettuare già a casa del paziente o durante il tragitto, un primo elettrocardiogramma.
Quindi crediamo che oltre al bando di concorso per Senigallia sia più opportuno migliorare l’intero reparto di Cardiologia adeguandola delle ultime tecnologie: mezzi più veloci con cui raggiungere immediatamente il paziente, aggiornamento e riqualificazione del personale medico-infermieristico precario e successiva stabilizzazione permanente (contratto a tempo indeterminato), maggior numero di angioplastiche (primarie e coronariche), di stent coronarici, defibrillatori, e allo stesso tempo migliorare il protocollo che ottimizzi tutti i passaggi che portino il paziente, dai primi sintomi al più vicino laboratorio di emodinamica o in una struttura di secondo livello e non di rete.
Inoltre è importante rafforzare tutte le strutture inerenti la riabilitazione cardiologica, seguendo il paziente nel tempo e migliorando la collaborazione tra il settore pubblico e il privato che si avvale di professionalità diverse in tutto il territorio: terapisti della riabilitazione, infermieri professionali, dietisti, psicologi, medici del lavoro, assistenti sociali che lavorano insieme al fine di dare un aiuto concreto ai cardiopatici. E non meno importante crediamo che sia utile diffondere il più possibile la cultura della prevenzione e della rianimazione cardiopolmonare (defibrillazione precoce) promuovendo corsi anche nelle scuole, nelle associazioni sportive e in quei luoghi in cui si pratica sport.
Ma l'ha mai visto un reparto moderno ed organizzato di cardiologia?
Ai voglia a parlare di missione e professionalita'!!
E'su questo che i dirigenti contano!! Ma loro che fanno??? Ci danno forse una mano?? Loro si coprono solo (...omissis...)!!
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