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Ex Sacelit, il Comune di Senigallia valuta l’abbattimento della ciminiera

Ordinanza perché la proprietà metta in sicurezza la struttura, ma si valuta anche l'altra strada

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Centro Il Maestrale
Maltempo a Senigallia, sullo sfondo la ciminiera della ex Sacelit-Italcementi

Il Comune di Senigallia sta valutando la possibilità di abbattere la ciminiera della ex Sascelit-Italcementi. Lo ha reso noto il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Maurizio Memè, durante il consiglio comunale del 29 maggio, rispondendo all’interrogazione posta dal consigliere Alessandro Cicconi Massi, del PPE-PdL.

Il consigliere aveva chiesto quali fossero le intenzioni dell’amministrazione comunale dopo la relazione tecnica da parte dell’ing. Massimo Bernardini su incarico della proprietà dell’area, La Fortezza srl, in cui si poneva l’accento sull‘inadeguatezza della struttura, vecchia e fatiscente, a far fronte ad eventi di particolare intensità, meteorologici o sismici.

L’Amministrazione aveva nei giorni scorsi risposto al consigliere tramite lettera – a firma del sindaco Mangialardi – spiegando che il rischio connesso alla vulnerabilità della ciminiera esiste ed è stato oggetto di una relazione tecnica. Relazione che si conclude con: “Per la situazione statica attuale si consiglia di procedere celermente sul da farsi, evitando allarmismi, considerando però che un evento sismico o meteorologico di particolare intensità creerebbero problemi di pubblica incolumità data l’inadeguatezza della struttura a far fronte alle sollecitazioni indotte da tali fenomeni“.

Relazione dopo la quale il Comune di Senigallia ha emesso l’ordinanza n. 157 del 17 maggio 2013 in cui si dispone che la proprietà debba “provvedere, entro e non oltre il 20 luglio, a quanto necessario per la messa in sicurezza della ciminiera esistente nell’area ex Italcementi di Senigallia“.

Proprio il vicesindaco Memè ha spiegato lo stato delle cose: “Nell’attesa che La Fortezza srl comunichi all’ente pubblico le scelte e le manovre per la messa in sicurezza della ciminiera, il dirigente dell’area tecnica, ing. Gianni Roccato, sta valutando la possibilità di un abbattimento, ma prima di questa scelta dobbiamo capire come intende muoversi la proprietà“.

Commenti
Ci sono 4 commenti
stefano 2013-05-30 13:25:30
Capisco che di questi tempi cercare risorse si fa prima a chiedere un miracolo, sarebbe un peccato abbatterla, non si può metterla in sicurezza e restaurare quel che si può aspettando tempi migliori?
Non conosco la gravità e non sono del mestiere, ma sarebbe bello vederla sistemata e magari sentire ancora la sirena che annuncia l'ora di pranzo in ricordo dei nostri avi.
Luca 2013-05-30 19:32:14
Personalmente non mi è mai piaciuta l'idea di lasciare in piedi quel rudere, perdi più anche pericoloso. Per ricordare quello che ha significato la Sascelit Italcementi per Senigallia ci sarebbero altri modi. Perché non realizzare una zona dedicata con una mostra fotografica permeante nel nuovo complesso che verrà costruito?
N.H.ugo mascetti 2013-05-30 22:52:23
E sottopasso di via Mamiani?

continuo a chiederlo a tutti i senigalliesi (maggioranza, opposizione, sudditi, stampa locale-regionale, grillini........?) compreso il fiorin-Fiore[llo]:
fino a tre anni fa la strada che andava dalla statale e dalla ferrovia all'ex-cantiere navale era denominata via Mamiani, ora la segnaletica è rimasta solo per il tratto dalla statale alla ferrovia; i cento metri successivi sono divenuti "un'area privata" di Lanari come dice il Meme, che dichiara di non aver potere? Assurdo, ma a tutti voi fa comodo crederlo.
Allora abbattimento per riempimento con parte delle macerie della ciminiera saturate-suturate il sottopassaggio

suddito non domo.
Marcello Federiconi Varese 2013-05-31 09:33:08
Da oltre 53 anni trascorro le mie estati a Senigallia. Sarebbe un peccato abbattere la ciminiera della ex Sascelit-Italcementi, in quanto per me è un ricordo delle mie estati. Rimango esterefatto dalla notizia. Il tutto perché in questi decenni, anche se l'elettronica ha fatto passi da gigante, le due ciminiere servivano ai pescherecci in caso di maltempo come punto nave di riferimento all'entrata del porto canale.
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