Sono passati alcuni giorni dallo straordinario trionfo dell’Under 19 della Maior-Pallacanestro Senigallia alle Finali Nazionali di Gorizia, i protagonisti hanno ricominciato ad allenarsi, ma il ricordo dell’impresa è ancora vivo.

Appena una settimana fa, il 25 maggio, anche il Comune ha voluto premiare i giocatori, i tecnici e i dirigenti Maior che hanno centrato lo storico traguardo.

Per uno dei due coach – Alessandro Valli (premiato anche come miglior allenatore), che assieme a Mirko Galli ha guidato la squadra, la soddisfazione di aver contribuito al successo – lui che ha pure guidato la Goldengas in DNB – non può che essere enorme:

“C’è grande soddisfazione ed entusiasmo per questo traguardo – ammette – e non potrebbe essere altrimenti. Prima delle finali ero fiducioso, consapevole che, soprattutto sul settore esterni, fossimo in possesso di buone qualità, ma non potevo certo immaginare che saremmo riusciti ad arrivare a tanto, anche perché è sempre difficile fare pronostici quando si affrontano avversari che arrivano da tutta Italia e dunque non si conoscono appieno. Ma in campo abbiamo meritato“.

“Quando ho capito che l’impresa sarebbe stata possibile? Beh, contro il Pontedera, nella terza e ultima partita della prima fase. I toscani sono una squadra forte, ma noi ci siam fatti rispettare. Poi, contro un tostissimo San Lazzaro di Savena, abbiamo dimostrato grande carattere recuperando da una situazione difficile“.

“La partita migliore – continua Valli – è stata però a mio avviso quella giocata in semifinale contro il Marostica. Va sottolineato che a vincere è stata una società (due, contando anche la “casa madre” Pallacanestro Senigallia) che ha una rosa composta pressoché interamente da ragazzi del posto e non è una cosa che si verifica spesso. Un fatto del quale l’intero ambiente e la città dovrebbero essere orgogliosi, e devo dire in tal senso che l’entusiasmo che ho trovato per questo risultato – penso anche all’invito ricevuto in Comune – sono dei bei segnali“.

La ricetta che ha preparato un “piatto” così gustoso, è semplice, anche se a metterla in pratica non sempre si riesce: “siamo stati un gruppo – spiega Valli – Come tecnico mi piace fare ampie rotazioni e devo dire che tutti i 12 giocatori del roster hanno portato un prezioso contributo, dimostrando di sapere stare sul parquet“.