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Senigallia: la senatrice Amati plaude al decreto sulle firme digitali

"Un provvedimento che agevolerà i rapporto tra amministrazione e impresa"

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Esempio di firma digitale

E’ un provvedimento molto atteso nel mondo del lavoro e nelle amministrazioni pubbliche, che va valorizzato e applicato rapidamente perché faciliterà i rapporti fra lo Stato e le imprese e contribuirà ad un’effettiva modernizzazione e razionalizzazione della pubblica amministrazione“.

Lo afferma la senatrice del Partito Democratico Silvana Amati che ha seguito l’iter del DPCM pubblicato nella mattina del 21 maggio sulla Gazzetta Ufficiale sulle regole tecniche per la firma elettronica avanzata, qualificata e digitale.

Siamo quindi finalmente alle battute finali di un ulteriore tassello dell’Agenda Digitale Italiana – aggiunge la sen. Amati – fondamentale per la modernizzazione della pubblica amministrazione e delle imprese. Infatti le sottoscrizioni digitali sono elemento indispensabile per la dematerializzazione, ovvero per l’eliminazione del cartaceo“.

Questo decreto – spiega la sen. Amati-  ha un’enorme portata in quanto nell’ambito della firma elettronica avanzata, vengono stabilite anche le regole tecniche per la firma grafometrica, ultimo passaggio per una completa dematerializzazione, che consente la sottoscrizione in digitale anche ad un pubblico non tecnologico perché riproduce esattamente il processo tradizionale“.

Inoltre – prosegue Amati – oggi un documento che nasce informatico e necessita della sottoscrizione autografa, deve essere stampato e nella migliore delle ipotesi scannerizzato ed archiviato. Queste regole tecniche non solo agevoleranno i rapporti tra P.A e imprese, ma permetterano anche un grande risparmio economico per la conservazione e un risparmio sul fronte ecologico: si potrà infatti fare a meno di tonnellate di carta, si eviterà l’abbattimento di migliaia di alberi, e quindi si risparmierà combustibile per i trasporti, consumo di toner inquinante ed energia elettrica“.

Non sarà un processo immediato – conclude Amati – ma alcune aziende Italiane del settore IT -Information Technology – hanno creduto ed investito su un progetto innovativo come questo. Credo sia una tappa importante nella direzione di un rinnovato rapporto fiduciario e trasparente  fra i cittadini, le imprese e le istituzioni“.

Commenti
Ci sono 6 commenti
Luigina Bucci 2013-05-22 06:40:23
In un periodo di paura per la grande incertezza economica, di suicidi per la crisi e di terrore per la disoccupazione che manda sul lastrico tante famiglie italiane, è veramente rassicurante l'attività parlamentare della senatrice Amati...
gio 2013-05-22 13:25:58
Certo è un decreto che produrra anche disoccupazione ma questo non viene visto.
Poi fino a quando va tutto bene okkai.
Quando qualcosa non funziona nel campo informatico si ferma tutto.basta vedere in banca o alle poste se manca la linea gli impiegati rimangono seduti senza poter far nulla.
E poi a noi anziani chi ci aggiorna su queste cose?
Un pezzo di carta con la firma originale è sempre un pezzo di carta.
Franco Giannini
Franco Giannini 2013-05-22 15:37:43
Vediamoci allora anche l'aspetto positivo di certe iniziative! Finchè si è impegnati a plaudire su queste cose (che indubbiamente sono utili, ma nel lungo tempo), si riduce la possibilità di creare magari dei guai (e questi magari a breve tempo)... visto che intanto a concretizzare risultati importanti (su economia, lavoro, sanità...)fino ad oggi,... nada de nada!
rachele 2013-05-22 22:39:09
Sicuramente chi lavorava con la carta avrà meno lavoro, ma chi lavora con l' informatica che c'è dietro a questi sistemi invece lavora. E' un po' come dire: "facciamo le cose a mano perché le macchine tolgono lavoro" . E' una cosa che darà i suoi frutti nel lungo periodo ma senz'altro e' utile.
Michele 2013-05-22 23:00:46
Ma veramente pensate che questa cosa venga fatta per aiutare i cittadini o la pubblica amministrazione? Ancora non avete capito come funziona l'Italia ...
pie 2013-05-23 01:27:11
Probabilmente no!!! Dietro c'e'sempre qualche interesse!!!
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