Senigallia: il PdL torna all’attacco su spese legali e consulenze esterne
Nel 2012 spesi 260.000 euro per incarichi esterni, ma il Comune è coinvolto in 300 cause per circa 40 milioni €
Parte la prima iniziativa della campagna di informazione del PdL senigalliese: l’opposizione di centrodestra ha iniziato a tappezzare la città di manifesti e volantini per sensibilizzare i cittadini sulle spese legali che l’Amministrazione comunale sta affrontando, troppe secondo il Popolo delle Libertà. E a questa prima iniziativa segue anche il primo incontro del nuovo coordinamento, presentato lo scorso 8 maggio.
“In tempi economici difficili e di crisi come quelli che stiamo vivendo – spiegano Enrico Rimini, coordinatore del gruppo PdL cittadino e Gabriele Cameruccio, capogruppo in consiglio comunale – occorre assolutamente razionalizzare le spese e rimodulare l’operato dell’amministrazione sui temi dei contenziosi e delle consulenze“. Temi su cui il PdL aveva già ampiamente criticato l’Amministrazione Mangialardi e su cui torna per far sapere ai cittadini senigalliesi che il Comune ha speso – nel solo 2012 – circa 260.000 euro per incarichi esterni, a cui si aggiungono i costi del servizio legale interno alla macchina comunale.
“C’è un carico eccessivo per quanto riguarda le cause pendenti – continua Cameruccio che snocciola alcuni dati – : a fine 2011, tra civili, amministrative e tributarie sono circa 300 le cause in capo al Comune con oltre 40 milioni di euro di risarcimento danni che il Comune, nel caso le perdesse, dovrebbe sborsare”.
“E queste cause – gli fa eco Alessandro Cicconi Massi, consigliere e vicepresidente del Consiglio Comunale – vengono pagate due volte dai cittadini: una volta con le tasse per finanziare il sistema di accertamenti e una seconda volta per tutelarsi nei confronti del Comune il quale a sua volta ricorre sempre più spesso a consulenti esterni”.
“E’ chiaro – aggiunge Massimo Bello, ex sindaco di Ostra Vetere e membro del coordinamento cittadino – che quando ci sono troppi accertamenti tributari e spese legali così elevate c’è qualcosa che non va nell’amministrazione della città“. Accertamenti che nel solo triennio 2010-2012 sono saliti a quasi 6.000 all’anno, in pratica 16 al giorno. “E’ giusto mettere un freno a questa pratica perché tocca da vicino le famiglie considerando tutti evasori indistintamente, ma soprattutto non è detto che questi soldi rientrino“.
Spese legali che il comune sostiene affidando le pratiche molto spesso a consulenti esterni. “Cosa assolutamente legittima – precisa Cicconi Massi – ma secondo noi dovrebbe essere solo l’ultima spiaggia proprio perché abbiamo un ufficio legale interno a cui va la nostra massima fiducia. Inoltre questi consulenti vengono scelti in base a criteri non oggettivi e, infatti, sono sempre quei soliti cinque, dello stesso colore politico dell’Amministrazione, si veda esempio l’incarico all’avv. Mancinelli, del PD, candidato a sindaco di Ancona. Serve più trasparenza anche su questo metodo selettivo, magari istituendo ciò che avevamo proposto tempo fa, un albo comunale di avvocati che verranno scelti tramite procedura pubblica“.
Al primo incontro del coordinamento comunale del PdL farà seguito ancora un’iniziativa informativa e di volantinaggio su questo tema prima di continuare con altre campagne di sensibilizzazione che, promettono, toccheranno anche il tema della sanità.
Spero che tutte le forze di CSX, CDX e M5S facciano sentire la loro voce, altrimenti vorrebbe dire che stanno lì solo per fare gli affari propri e ciò sarebbe la fine di questa città e non solo.
. Ma 'ndò cazz eravati fina addessa? A no, un d' vuialtri è stat a fà i danni v'cina a Montalbodd. A p'nsà ch il temp c'laveti p'r fa calcò : da sempr fati sol la pulitica e gnent'altr!
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