Ostra Vetere, l’ex assessore Rotatori replica sulla crisi della giunta Bello
L'esponente UdC: "Mai mancata la lealtà, paradossale aggrapparsi ora alla tesi del complotto"
Caro Massimo,
essendo ormai fuori da tutti i giochi della politica locale, durante la campagna elettorale avevo scelto il silenzio a prescindere lasciando ai contendenti l’onere di giocarsi la sfida a suon di proposte e di programmi ma tu mi hai chiamato in causa e, almeno per educazione, mi permetto questo breve riscontro.
Come vedi sei tu stesso a dare delle risposte chiare alla fatidica domanda del perché della fine anticipata dell’amministrazione Bello. Quando nell’etica politica viene a mancare innanzi tutto il rispetto per la dignità umana non ci si possono aspettare certo acclamazioni popolari.
Stralciare e confezionare su misura a proprio uso e consumo alcuni passaggi di un personale e riservato confronto con un segretario di partito per sostenere la tesi del complotto mi sembra quantomeno paradossale visto che il problema non era certo l’UDC, rimasto comunque fuori dai giochi, o i suoi due consiglieri anch’essi usciti di scena, ma bensì tutto il resto del gruppo consiliare di maggioranza, soprattutto quelli della tua stessa corrente politica, che fin da quando sono arrivato io in amministrazione sono stati sempre in ebollizione, anzi non puoi negare che personalmente più volte mi sono dovuto fare carico di placare gli animi per trovare una mediazione, altro che tradimento.
Devo inoltre precisare per dovere di cronaca nei confronti dei cittadini, che fin quando l’amministrazione è esistita, anche se il confronto è stato a volte duro, mai è mancata la lealtà della giunta nei confronti del Sindaco e soprattutto mai sono state fatte azioni contro di lui con la complicità della ex minoranza, del suo capogruppo Manuel Manoni né di altre componenti politiche contrapposte, mentre, di contro, certe scelte o indirizzi del Sindaco erano palesemente condizionate da esponenti terzi all’amministrazione.
Tu parli di imbrogli e tradimenti ma a me di tutta questa storia dispiace solo che un grande politico navigato come te non abbia capito che nessuno di noi ha mai avuto la benché minima ambizione di potere ma solo la volontà di fare qualcosa di buono per la comunità di appartenenza e se adesso ti aggrappi al complotto e ti riduci ad addebitare a me, la responsabilità del tuo fallimento, forse c’è da ricredersi anche sulle tue grandi doti di stratega che indubbiamente ti andrebbero riconosciute.
Capisco anche che in campagna elettorale il gioco si fa duro e senza regole, ma se dovessimo continuare a dibattere sui cavilli della passata amministrazione il discorso si dilungherebbe oltre la scadenza elettorale mentre i cittadini si aspettano altro, pertanto ritorno umilmente allo stato di silenzio invitando con l’occasione i due candidati a Sindaco, che nulla c’entrano con le tue teorie del complotto, a rimboccarsi le maniche per trovare soluzioni ai problemi ed alle esigenze della gente avendo sete di giustizia e pace sociale, non di poltrone e di potere.
Saluti.
ho letto poco fa il tuo post. Avrei potuto non risponderti perchè quella lettera - e soprattutto alcuni suoi passaggi significativi che ho riportato - parlano estremamente chiaro. Come altrettanto chiaro è il contenuto del commento che hai postato poco fa sulla mia pagina facebook. La lettera da te scritta, e inviata al tuo Segretario provinciale di partito, è fin troppo chiara e non lascia spazio ad interpretazioni. Dopo nove anni di Amministrazione, nella quale - come tu affermi - vi è stata unità e lealtà, è difficile credere a quanto tu scrivi. Il tradimento, per tua conoscenza, non è un atto che si fa alla luce del sole, ma alle spalle, tramando fino a commettere un'azione tanto vile e subdola che non merita alcun ulteriore commento. Il tradimento è una pratica, di cui la storia dell'uomo è purtroppo satura, ma le circostanze con cui si manifesta - scusami - non appartengono alla mia formazione e natura. Confrontarsi e trovare soluzioni, amministrare e fare scelte: queste sono azioni che competono a chi vuole governare e a chi si sente sulle spalle l'onore e l'onere del governo di un territorio e di una comunità; al contrario, chi non ha il coraggio, l'umiltà e la capacità di farlo sceglie altre strade, tra cui quella del tradimento o del fuggir via per non assumersi le sue responsabilità. Il tradimento è come la calunnia...atti che non danno a chi li commette alcuna giustificazione. Caro Giordano, permettimi, di quale sete di potere e di poltrone parli se proprio tu e il tuo partito avete fatto di tutto per volerne sempre di più all'interno della Giunta, esautorando addirittura e spesso il Vice Sindaco nell'esercizio delle sue funzioni quando il Sindaco non era presente in sede? Di quale sete di potere e di poltrone parli se l'Amministrazione che guidavo aveva un anno di governo per finire il suo secondo mandato ed io ero nell'impossibilità per legge di candidarmi di nuovo alla guida della coalizione? Di quale sete di potere e di poltrone parli se proprio tu, ancor prima della prematura fine della mia Amministrazione, stavi pensando di guidare - quale candidato a sindaco - una coalizione che ti portasse al vertice del Comune? Di quale sete di potere e di poltrone parli se proprio tu poco dopo la caduta dell'Amministrazione e l'insediamento del Commissario hai dichiarato sugli organi di stampa - poi smentito dal tuo stesso partito - che saresti stato candidato a sindaco? Comunque, caro Giordano, non desidero accollarti tutte le responsabilità anche perchè non hai agito da solo. Chi ha fallito, caro Giordano, non è stato il Sindaco Bello tanto meno la mia Amministrazione. Chi ha fallito sono stati altri e nella lettera che tu hai scritto vi sono le prove di un "complotto" costruito ad arte. Vedi, Giordano, io ho un bel ricordo di Ostra Vetere e ho ben chiaro il successo dei risultati raggiunti dalla mia Amministrazione. Obiettivi raggiunti che sono tangibili, veri, concreti e certificati. Ho lasciato un Comune con i conti e il bilancio in ordine, opere pubbliche realizzate, innovazione e risorse alternative che sono arrivate al Comune da Stato, Regione, UE e Provincia: tutte destinate per la crescita e lo sviluppo del nostro territorio. Sono i fatti e la storia che hanno scritto nove anni di governo della mia Amministrazione, non le chiacchiere, le parole e i tradimenti. Come in tutte le famiglie e come in tutte le compagini di governo, anche la nostra Amministrazione ha avuto al suo interno momenti di dibattito e di confronto durissimo, ma una soluzione è stata sempre ricercata e trovata. In nove anni tutta la maggioranza ha sempre votato all'unanimità scelte, atti, indirizzi e azioni di governo perchè l'interesse per la comunità cittadina è sempre venuta prima. e di tutto ciò sono le delibere a parlare. Evidentemente, arrivati alla fine dei due mandati, c'è chi ha preferito scegliere altre strade, politiche e non; evidentemente, arrivati alla fine, c'è chi ha preferito "fuggir via" e tradire perchè lo ha ritenuto più conveniente; evidentemente, arrivati alla fine del mandato, c'è chi ha creduto di "sacrificare" la mia Amministrazione per altri scopi. Così è andata, caro Giordano...c'è chi ha tradito e lo faceva da un anno! C'è, invece, chi è rimasto al suo posto fino alla fine, con dignità, coerenza e responsabilità! In tutto questo, di una cosa sono veramente fiero: il Commissario nominato dal Prefetto, insediatosi poco dopo la mia comunicazione di impossibilità a proseguire nelle attività di governo dell'Ente per mancanza di numero legale, ha trovato un Comune strutturalmente e finanziariamente sano e all'avanguardia nei servizi erogati.
Saluti a te.
Massimo Bello
Buona giornata !
Chissà quanti (...omissis...) a Ostra Vetere, poveretti!
Bisognerebbe fare un lungo esame di coscienza prima di pensare a criticare gli altri.
Molière
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