Referendum fusione comuni, grande soddisfazione per Lodolini
L'On: "Bisogna superare gli steccati per ragionare su nuovi modelli di governance territoriale"
Esprimo grande soddisfazione per l’esito del Referendum popolare che ha visto un plebiscito per il SI (oltre il 92%) alla fusione dei tre Comuni in una nuova municipalità che conterà 8 mila cittadini. Siamo dinanzi a un fatto di eccezionale importanza, destinato a segnare il futuro del territorio.
Una buona notizia, anzitutto per i cittadini di quel territorio, che hanno capito l’importanza di superare resistenze e steccati, per dar vita ad un nuovo Comune che non cancellerà identità ed appartenenze, ma che saprà esaltarle e rafforzarle in una dimensione più ampia. I cittadini potranno così contare su una migliore gestione del territorio e su migliori servizi, anche rispetto alle problematiche poste dalla crisi economica.
Le Amministrazioni hanno avuto la capacità e l’intelligenza di proporre, insieme e nella condivisione di intenti, chiamando poi i cittadini a decidere in un virtuoso percorso partecipativo dal basso. Quando la Politica è capace d’innovare e lancia la sfida del cambiamento viene premiata dalla fiducia dei cittadini.
Voglio ringraziare i Sindaci Fausto Conigli, Gianni Diamantini e Massimo Lorenzetti per la lungimiranza dimostrata e per aver creduto insieme in questo progetto, uno dei primi casi nelle Marche e uno dei primi in Italia. Anche per me è una soddisfazione avendo seguito, da vicino e sin dall’inizio dei ragionamenti, insieme ai Sindaci e al consigliere regionale Enzo Giancarli, tutto l’iter.
In un contesto in cui tutto cambia e tutto deve cambiare, per necessità e per virtù, ragionare attorno a nuovi modelli di governance territoriale, consente di riprogettare il nostro territorio, ripensare i servizi, messi in pericolo dalla sempre maggiore scarsità di risorse pubbliche, migliorare la qualità della vita dei nostri cittadini. Perché la scommessa oggi, è per gli Enti locali, ma non solo, fare meglio con meno.
Adesso il Consiglio Regionale dovrà approvare in via definitiva la Proposta di Legge Regionale n. 281/2013 istitutiva del nuovo Comune. Una novità assoluta per le Marche, un contributo dal nostro territorio al necessario riordino complessivo dello Stato in cui, ad esempio, due Camere che fanno le medesime cose non hanno più senso di esistere, così come occorre eliminare la pletora di enti, agenzie e consorzi, riconducendoli nella competenza diretta dei Comuni e qualificare le Regioni nella loro funzione legislativa e programmatoria, non gestionale, trasferendo tutti i ruoli di gestione amministrativa agli Enti locali.
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