Senigallia, nuova edizione del progetto di archeologia urbana
Escursioni, incontri, laboratori e indagini a tutto campo per studiare e riscrivere la storia della città
Andare incontro alle esigenze della storia e della città. Questo è il senso della convenzione-progetto “Archeologia urbana a Senigallia” che proprio nei primi giorni di maggio è tornata a prendere corpo. Una convenzione firmata nel 2010 tra la Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche, il Dipartimento di Archeologia dell’Università di Bologna e il Comune di Senigallia per programmare lo studio del passato della città, ma anche intervenire direttamente sul campo.
E proprio sul campo era prevista la prima delle varie iniziative che accompagneranno residenti e turisti, appassionati e semplici curiosi fino a novembre: si è conclusa proprio in questi giorni l’iniziativa “I colori sotto la polvere“, la VII edizione della campagna di manutenzione del sito archeologico “La Fenice” programmata insieme al Liceo “A. Roiti” di Ferrara. Una cinquantina di ragazzi, guidati dal docente Giorgio Rizzoni hanno dato vita e, appunto, corpo al progetto di pulizia, sistemazione, catalogazione dei reperti rinvenuti nella principale finestra sul passato senigalliese.
Dai “Colori sotto la polvere” a Fosforo, la festa della scienza, dove le metodologie scientifiche con cui l’archeologia studia il passato la fanno da padrone in alcuni laboratori dedicati agli studenti delle scuole primarie e secondarie fino al 12 maggio.
Ma il progetto prevede – oltre a varie indagini scientifiche in diversi punti della città grazie al contributo di Italia Nostra sezione di Senigallia e dell’Archeoclub di Senigallia – una serie di percorsi tra musica e parole alla ricerca della “Senigallia sotterranea“. L’iniziativa, lanciata lo scorso anno e subito al completo delle prenotazioni, ha visto molti senigalliesi e molti turisti scendere nei vari siti archeologici cittadini per approfondire la conoscenza della città.
I vari ambiti del progetto si concluderanno a novembre con il IV Ciclo di Conferenze dedicate all’archeologia e alla storia della città, dal nome “Archeologia delle acque: il rapporto di Sena Gallica con l’ambiente naturale”; durante l’iniziativa verrà consegnato il “Premio per l’Archeologia di Senigallia – III edizione” dedicato ai giovani ricercatori che collaborano alle ricerche.
“Un progetto che va avanti grazie alla sinergia dei vari enti e che dovrebbe essere assunto quasi a modello per le varie amministrazioni, per fare bene e in economia le cose, soprattutto in un momento difficile come questo” è il plauso dei docenti Rizzoni e Giuseppe Lepore (Dipartimento di Storia Culture Civiltà – Sezione di Archeologia, Università di Bologna) intervenuti alla presentazione.
Sulla stessa linea anche Emanuele Mandolini (Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche) che ha annunciato come questi scavi abbiano permesso di riscrivere pagine importanti della storia della città e che presto, alcuni di questi, potranno essere pubblicati.
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