Senigallia, De Amicis sul piano comunale per l’Edilizia Residenziale Pubblica
Il segretario del MSFT: "Quali nuovi fattori hanno determinato il cambio di direzione?"
Finalmente anche la città di Senigallia si doterà di un piano comunale per l’Edilizia Residenziale Pubblica e Sociale con il compito di programmare la realizzazione di nuove unità residenziali tra edilizia pubblica ed edilizia sociale per i prossimi anni.
All’indomani della vittoria di Mangialardi (2010), il Movimento Socialeponeva l’attenzione sulle politiche abitative (nuove generazioni, famiglie ed anziani), argomento scarsamente dibattuto durante l’ultima campagna elettorale, tema infatti appena accennato nel programma di coalizione “la città di tutti”, quindi in perfetta continuità con le giunte precedenti che a Senigallia nel corso degli anni hanno sempre privilegiato l’interesse privato rispetto all’edilizia sociale e pubblica.
Infatti, nel marzo del 2009, quando l’allora premier Silvio Berlusconi lanciò l’idea del Piano casa, per offrire al cittadino la possibilità di effettuare interventi di ampliamento e/o ricostruzione della propria abitazione e di semplificare le procedure burocratiche inerenti lavori di edilizia, in base all’accordo tra Stato e Regioni quest’ultime si sono impegnate ad approvare leggi proprie in materia urbanistica contenenti eventuali aumenti di volumetria e la facoltà di demolizione e ricostruzione.
Pertanto, la possibilità per il singolo cittadino di effettuare interventi, avviene in base alle leggi approvate dalle singole Regioni. Infatti la Regione Marche ha varato un testo che risulta a “metà strada”, tra le iniziali intenzioni del governo di centro-destra e il risultato finale, proprio per non turbare ed infastidire quella parte della sinistra che sorregge il Governatore Spacca, di cui l’Assessore Ceresoni fa parte. Dunque, nonostante Ceresoni e la coalizione che amministra Senigallia sia più o meno identica a quella Regionale, lo stesso Assessore nel corso di questi anni, con la politica delle continue varianti al PRG, imponeva tutta una serie di vincoli ed ostacoli che di fatto hanno reso inapplicabile il Piano casa Regionale impedendo al cittadino senigalliese di usufruire di norme che gli sono garantite per legge.
Chiediamo all’Assessore Ceresoni: perché questo cambio di strategia? Quali nuovi fattori hanno determinato il cambio di direzione? Per il Movimento Sociale Fiamma Tricolore, da sempre il problema abitazione è centrale per il divenire di una comunità in quanto la casa è un’integrazione spirituale alla vita dell’uomo. Pertanto in attesa di conoscere nel dettaglio la variante al PRG riguardante la riqualificazione dell’offerta turistico-alberghiera e le proposte in linea con il Programma Operativo di Riqualificazione Urbana nella Regione Marche (PORU), nei prossimi giorni presenteremo direttamente all’Assessore Ceresoni, la nostra proposta a sostegno degli interventi per garantire l’accesso alla proprietà dell’abitazione attraverso lo strumento del Mutuo Sociale.
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