Eternit e altri materiali abbandonati a Senigallia
Abbandonati pericolosamente in un sacchetto nel parcheggio all'altezza delle ex colonie Enel
Ancora un ritrovamento di rifiuti pericolosi a Senigallia. Presso il parcheggio sulla Statale Adriatica sud, all’altezza del Ciarnin e delle ex colonie Enel, sono state ritrovate lastre di eternit spezzettate e “chiuse” in un sacchetto di plastica nero lacerato, nascosto tra l’erba alta.
Il solito abbandono in città di materiale pericoloso per le persone e per l’ambiente. Ma un gesto sconsiderato se si pensa che proprio il fatto di essere rotto consente all’amianto di liberare le particelle potenzialmente pericolose per la salute umana. E avvenuto in una zona, tra l’altro, dove sostano i camperisti e dove i turisti parcheggiano per andare al mare: a pochi metri infatti c’è il ponticino che collega la Statale 16 con il lungomare Da Vinci, frequentato accesso alla spiaggia di velluto data la presenza di parcheggi e campeggi.
Il Comune di Senigallia, proprio per evitare questo tipo di abbandoni, aveva fatto partire in passato una campagna in collaborazione con la provincia di Ancona, per ridurre le possibilità di smaltimento illegale di rifiuti pericolosi, allestendo una pagina web sul proprio sito istituzionale con i contatti per potersi liberare di rifiuti contenenti amianto legalmente e ecologicamente.
Informazioni
Ufficio: Gestione Ambiente e Territorio
Sede: Palazzo della Nuova Gioventù – Viale Leopardi
Telefono: +39.071.6629389
Lo stesso comune nostro comune nella sua politica di dismissione degli immobili cerca di vendere fabbricati che sono ancora da bonificare.In questo modo si comportano altri enti pubblici.
Inoltre ci sta da di che la bonifica o lo smaltimento dell"amianto costano una esagerazione al malcapitato cittadino che ha avuto la sfortuna anni orsono di utilizzarlo.
Dovrebbe essere lo stato con i propri enti locali a provvedere alla decoimbentazione ed allo smaltimento dell amianto in quanto è pericoloso e nocivo per la salute
Lo stato proprio perché ne ha consentito l'utilizzo.
La incombenza non dovrebbe aspettare al singolo cittadino utilizzatore in quanto esso stessoè una vittima
Non siamo solo vittime ma in questo caso anche carnefici!
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