Senigallia: Cicconi Massi, “La ciminiera della Italcementi è davvero sicura?”
Il consigliere comunale del PPE-PDL chiede lumi all'amministrazione sullo stato della struttura
Il sottoscritto, in qualità di Consigliere Comunale rivolge all’Amministrazione Comunale la seguente interrogazione scritta.
Da qualche settimana abbiamo constatato la chiusura e l’interdizione al pubblico accesso dello spazio cantiere ex Sacelit-Italcementi. Tale area, anche a causa del rallentamento dei lavori di realizzazione della riqualificazione urbanistica ed edilizia della zona, è stato adibita a parcheggio, di importanza fondamentale durante il periodo estivo, visto il maggior affollamento dei lungomari.
La decisione di chiudere quell’area, a quanto si è appreso, sarebbe intervenuta vista la precaria condizione di stabilità, nella quale si troverebbe la ciminiera dell’ex cementificio.
Sempre a quanto risulta, l’amministrazione avrebbe intimato la proprietà dell’area, responsabile della sicurezza del cantiere e dei manufatti presenti, a presentare adeguata certificazione attestante la stabilità della ciminiera e l’assenza di rischi per la cittadinanza.
Abbiamo inoltre appreso, anche attraverso gli organi di stampa, che la proprietà avrebbe presentato dei certificati volti a garantire la stabilità della struttura, ma allo stato attuale, sarebbe ancora in atto una interlocuzione tra amministrazione e proprietà per definire la possibilità che l’area venga riaperta e nuovamente adibita a zona parcheggio.
Congiuntamente al problema urgente relativo alla sicurezza della ciminiera e quindi di tutta l’area circostante, si ritiene altresì necessario l’avvio di un confronto con la città e la proprietà dell’area stessa, circa l’eventuale opportunità di mantenere intatta tale struttura, anche qualora un domani dovessero esser ultimati i lavori di riqualificazione dell’area.
Stando al piano urbanistico approvato dalla precedente amministrazione comunale, tra gli elementi per i quali si prevedeva il mantenimento e quindi il restauro dei manufatti, era inclusa anche la ciminiera stessa.
Struttura, quest’ultima, per la quale, al contrario di altre porzioni del vecchio opificio, non è stato apposto alcun vincolo da parte della Soprintendenza dei Beni Architettonici.
Ciò permetterebbe la possibilità di decidere nel senso del definitivo abbattimento della stessa.
Tale decisione potrebbe essere opportunamente adottata, sia per venire incontro alle esigenze del soggetto attuatore dell’opere edilizie, a causa degli alti costi finalizzati al mantenimento di tale imponente struttura, sia per la scarsa valenza architettonica della ciminiera stessa.
Tutto ciò premesso, si chiede all’amministrazione comunale:
1)Per quale motivo sia stata ordinata la chiusura dell’area del cantiere, adibita alla sosta auto;
2)Se effettivamente non ci siano rischi per la sicurezza statica dell’opera e quindi per l’incolumità dei cittadini passanti e stabilmente presenti nell’area interessata;
3)Quali certificazioni siano state presentate dalla proprietà dell’area stessa, responsabile della sicurezza del cantiere e dei manufatti ivi presenti;
4)Se l’amministrazione abbia preso in seria considerazione la possibilità di avviare una procedura di revisione del Piano Urbanistico, nella parte in cui prevede il mantenimento della ciminiera, ipotizzando quindi una demolizione integrale della struttura.
ABBATTIAMOLA!!!!!!
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