Laura Boldrini a Arcevia per affermare il legame tra democrazia e lavoro
Molte persone e Comuni presenti al 69° anniversario dell'eccidio di Monte S. Angelo - FOTO
Un grande afflusso di persone ha accolto Laura Boldrini a Arcevia in occasione della 69° commemorazione dell’eccidio di Monte Sant’Angelo. La Presidente della Camera ha intrattenuto il pubblico con un discorso accorato e profondo toccando molti temi, dalla difesa del lavoro alla violenza sulle donne. La cerimonia è poi proseguita con deposizioni di corone al Monumento del Partigiano. Numerosi i Comuni intervenuti, rappresentati dai diversi sindaci.
Dopo la Santa Messa celebrata alla Chiesa di S. Medardo, la Presidente Boldrini, accompagnata dal sindaco di Arcevia Andrea Bomprezzi e introdotta da Mauro Pierfederici, ha tenuto un discorso in Piazza Garibaldi, alla presenza di autorità, politici, membri dell’ANPI.
L’occasione – la commemorazione del 4 maggio 1944, in cui vennero uccisi 63 tra civili e partigiani italiani nel corso di una rappresaglia nazifascista – è stata il punto di partenza per ricordare ai presenti le persone cadute per donare libertà e democrazia col sacrificio del sangue, una memoria che non deve andare perduta. “Il nazifascismo ha terrorizzato la popolazione civile. – ha detto la Boldrini – Con la nascita della Repubblica ha indossato altri abiti con la strategia della tensione con settori deviati dello Stato lasciando rimanendo impunito. La libertà ha ancora oggi i suoi nemici: nonostante la legge condanni l’apologia del Ventennio, agiscono ancora gruppi che si richiamano al Fascismo e al Nazismo come a Varese e a Affile“.
Da qui la Presidente della Camera ha continuato citando problemi attuali come la mancanza di lavoro (“La crisi sociale provoca disperazione e quindi avventure autoritarie di vario segno come avvenne come il Fascimo e il Nazismo, risposte totalitarie alla grande crisi del ’29. Il lavoro è la priorità assoluta per rafforzare e difendere la democrazia“) e il mancato rispetto dell’articolo della 3 della Costituzione (“Questo è il senso più alto della politica, le istituzioni devono ridurre la grande distanza del paese“).
Dopo il suo intervento, assai apprezzato dal pubblico, la Presidente della Camera si è dovuta congedare per essere presente ad altri impegni istituzionali. Ha quindi lasciato la piazza soffermandosi e salutando le molte persone accorse per parlarle.
La cerimonia è poi proseguita prima con uno spettacolo offerto dagli alunni delle terze medie che hanno recitato uno spettacolo teatrale dal titolo “Parole resistenti”, e dagli interventi delle personalità politiche accorse all’evento. Erano presenti i Sindaci di comuni delle valli del Misa e dell’Esino; in rappresentanza di Senigallia il sindaco Maurizio Mangialardi e gli assessori Stefano Schiavoni e Maurizio Memè. Presenti anche i parlamentari Emanuele Lodolini, Silvana Amati e Lara Ricciatti, il Commissario alla Provincia di Ancona Patrizia Casagrande nonchè i rappresentanti dei corpi armati e delle sezioni locali ANPI.
Il tutto si è concluso con un corteo fino al Monumento del Partigiano fuori dalle mura, sul quale sono state deposte corone di fiori in ricordo dei caduti nella rappresaglia nazifascista. Presente anche la città slovena di Ribnica – gemellata con Arcevia dal 1972 – con il sindaco Joze Levstek.
Il sindaco Bomprezzi ha ricordato così il 69° anniversario: “Arcevia, città insignita della medaglia di bronzo al valore militare, dà il benvenuto alla presidente Boldriniche ha voluto partecipare nonostante i suoi numerosi impegni istituzionali. Dopo Nilde Iotti, che venne qui nel 1979, un’altra donna presidente della Camera è qui per ricordare i partigiani morti e per riaffermare i valori della Resistenza e dell’antifascismo fondanti la nostra Costituzione. Esprimo la mia vicinanza e solidarietà nella sua battaglia di civiltà per i diritti delle donne.”
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