Il pittore senigalliese Luciano Casaroli celebrato anche a Brera
Ecco il ricordo di Renato Galbusera
Nuovi contributi per la lettura critica e collocazione storica del pittore Luciano Casaroli di cui Senigallia ha voluto onorare la memoria con una serie di iniziative espositive, sia pubbliche sia private.
Presenti la nipote di Luciano Casaroli, Simonetta Sanseverinati, il pittore Antonio D’Agostino, editore della rivista Arte Contemporanea, il giornalista Elpidio Stortini, direttore del periodico l’Altro giornale, i fotografi Riccardo Gambelli, Alfonso Napolitano, Emiliano Zucchini, Patrizia Lo Conte, Anna Mancini e vari altri fotografi del corso di fotogiornalismo, si è svolta oggi al Palazzo del Duca la visita alla mostra omaggio all’artista senigalliese, guidata dal prof. Renato Galbusera, professore all’Accademia di Brera.
Allievo e poi collega d’insegnamento di Luciano Casaroli al Liceo artistico di Berra, il prof. Galbusera, che è uno dei più famosi xilografi italiani, ha narrato il suo primo incontro con l’artista senigalliese nella visita alla storica mostra di incisioni di Carlo Carrà, allestita nel salone napoleonico di Brera. Salutato dall’Assessore alla cultura, prof. Stefano Schiavoni, il prof. Galbusera ha percorso con attenta analisi critica e storica le tappe estetiche e tecniche dell’esperienza artistica di Casaroli. Galbusera ha voluto intraprendere l’itinerario dell’esposizione al Palazzo del Duca, partendo dalle sale dedicate all’opera incisoria di Casaroli, conservata al Museo comunale d’arte moderna di Senigallia.
Nella selezione esposta il prof. Galbusera ha riconosciuto le tappe d’esordio legate alla visione poetica e figurativa e al segno di ispirazione bartoliniana, che interpreta la lirica impressionista sino a giungere in seguito sino all’interpretazione paesaggistica organizzata, in cui si riconoscono le simiglianze con l’innovativa coeva esperienza d’osservazione fotografica di Mario Giacomelli. Galbusera ha indicato nella grafica di Guerreschi il punto di riferimento dell’esperienza milanese di Casaroli, richiamando le modalità espressive di alcune incisioni di paesaggio di Guerreschi.
Il prof. Bugatti, direttore del Musinf, in proposito, ha ricordato che nella programmazione espositiva del Musinf, in collaborazione con il collezionista Sergio Cereda, c’è proprio un evento espositivo a Senigallia, dedicato a Guerreschi. Sulle tematiche del paesaggio e della rappresentazione urbana di Casaroli, Renato Galbusera ha scambiato idee e riferimenti storici specifici con l’architetto Fabio Ceccarelli.
In un’intervista, che apparirà sul prossimo numero del bollettino del Musinf, diretto al prof. Bugatti, sia Renato Galbusera sia la prof. Maria Jannelli, anche lei allieva e poi collega di Luciano Casaroli al Liceo artistico di Brera, racconteranno il loro ricordo di Casaroli. Di grande attualità Galbusera ha definito le sale della mostra di Casaroli, dedicate a Palazzo del Duca ai paesaggi norvegesi e alle immagini pittoriche di città viste dall’alto. Renato Galbusera ha donato al Musinf una copia del catalogo della mostra Venature, che ha coordinato nei giorni scorsi a Bucarest.
Il fotografo Riccardo Gambelli ha donato a Renato Glbusera una copia della monografia, che racconta la sua esperienza di fotografo del Gruppo Misa. Nel catalogo figura il ritratto fotografico di Casaroli, realizzato da Gambelli. Una fotografia molto bella, che è stata il simbolo della mostra al Palazzo del Duca e che ci consente di conoscere l’attraente aspetto giovanile di Casaroli, nei momenti in cui si presentava sulla scena artistica nazionale.
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