Nuovo capitolo del caso Taurino: si è svolta infatti lunedì 22 aprile la terza udienza del processo per l’omicidio di Luigi Taurino, il commerciante 35enne ucciso a Ripe la sera del 20 ottobre 2011.

Tre gli imputati per omicidio volontario: Myrteza Arifaj, 36 anni; sua sorella Suela , 23 anni, e Marku Jetmir, 24 anni, amico dei due. Secondo l’accusa, il delitto sarebbe frutto di una ‘lezione’, sfociata nell’efferato omicidio. Suela è ritenuta la mandante di quello che doveva essere un semplice ‘avvertimento’. A sferrare il colpo mortale alla gola di Luigi Taurino sarebbe stato il fratello, mentre Marku Jetmir si sarebbe limitato a un ruolo di supporto.
Il motivo dell’avvertimento è da ricercare, secondo il Pm Giovanna Lebboroni, nei cattivi rapporti di vicinato tra le due famiglie.

Secondo la testimonianza rilasciata da un nuovo teste, una 29enne amica di Suela che ora abita a Torino, sarebbe emerso che i rapporti erano piuttosto tesi non solo tra l’accusata e la vittima, ma anche con la moglie di Taurino, Angela. I diverbi sarebbero nati in principio per un presunto danneggiamento ad un veicolo. Il teste avrebbe anche riferito che i  litigi fossero frequenti e dai toni anche molto aspri e che la stessa Suela a volte, creava appositamente dei pretesti per poter litigare con i vicini di casa.

La testimone ha anche raccontato di aver assistito ad una telefonata in albanese tra la presunta mandante ed il fratello. Quando chiese a Suela quale fosse il motivo della telefonata, la donna riferì che aveva detto al familiare di “venire a Ripe e prepararsi“.

Dalla testimonianza rilasciata dal marito di Suela nella seconda udienza, era emerso invece, che la donna avrebbe raccontato al fratello di essere stata vittima di molestie, ma che non avrebbe chiesto in alcun modo di vendicare il suo onore.