Giudice di pace, Senigallia presenterà istanza per il mantenimento
Dopo vari incontri tra gli avvocati senigalliesi e le amministrazioni della Valmisa si apre uno spiraglio
Il Comune di Senigallia presenterà l’istanza per il mantenimento dell’ufficio del Giudice di pace. Dopo vari incontri con il comitato degli avvocati del foro senigalliese e con i sindaci del comprensorio interessati dall’iniziativa, finalmente arriva la notizia di uno spiraglio. Uno spiraglio contro la soppressione voluta dal governo per ridurre la spesa pubblica, che riformerà la giustizia in tutto il belpaese.
Una volontà di stringere la cinghia che dal settembre 2012 si è trasformata in decreto (Decreto legislativo 07.09.2012 n° 156 , G.U. 12.09.2012), ma contro la quale ora sembra realizzabile l’ipotesi che i comuni del senigalliese prendano sulle spalle la gestione dell’ufficio del giudice di pace. Ipotesi non semplice da attuare in quanto, in tempo di vacche magre, trovare i soldi per pagare i locali e il personale non sarà uno scherzo, ma questa sembra essere l’intenzione dell’amministrazione comunale senigalliese e quella di quasi tutti gli altri comuni della Valmisa coinvolti nel progetto.
Intenzione comunicata agli avvocati senigalliesi nell’ultimo weekend e resa nota in questi giorni. Proprio gli avvocati hanno voluto ringraziare l’Amministrazione comunale di Senigallia “per la disponibilità dimostrata in questi incontri – afferma l’avvocato Lorenzo Mencarelli – e per quanto sta mettendo in atto il Comune di Senigallia. Anzi, a tal proposito, ovviamente, ringraziamo anche tutti quegli amministratori che hanno aderito all’iniziativa e invitiamo gli altri che non l’avessero ancora fatto a dare la propria disponibilità per salvare il giudice di pace a Senigallia, soluzione che porterà benefici in tutti i comuni di competenza“.
Una corsa però anche contro il tempo: infatti il 29 aprile scadrà il termine per presentare le istanze di mantenimento. Scaduto quel termine, il Ministro della giustizia avrà circa un anno per la valutazione delle ‘domande’ presentate per cui, se non si presenteranno intoppi Senigallia potrà mantenere l’ufficio del Giudice di pace.
Discorso diverso purtroppo per quanto riguarda il tribunale: per la sezione cittadina, sede distaccata del tribunale di Ancona non vi sono al momento alcune proroghe ai termini contenuti nel famoso decreto, come non vi è alcuna proroga per le altre 220 sedi distaccate sparse per tutta Italia.
Con tutta probabilità, se le cose rimarranno così e se il nuovo governo non metterà mano alla questione, il tribunale senigalliese verrà soppresso, assieme a quelli di Osimo, Jesi e Fabriano e sarà accorpato a quello di Ancona con le problematiche di intasamento che – è facile immaginare – sorgeranno.
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