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Ponte dell’Acquasanta, lettera del Comitato alle associazioni di categoria

Dalla Valcesano l'appello ai responsabili di zona perché tutelino i loro associati e non chi ha causato il crollo

Il ponte sul Cesano dopo il crollo dei primi di novembre 2012

Perché la Confcommercio di Ascoli Piceno e le associazioni di categoria di Pesaro difendono gli interessi dei loro associati mentre nella Valcesano le stesse tentennano? E’ questa la domanda che il Comitato Sviluppo Sostenibile Valcesano si pone e rende pubblica tramite una lettera aperta, in cui porta a conoscenza di tutti quanto appreso dagli organi di stampa in questo inizio di aprile 2013.

La Corte dei Conti di Ancona – rendono noto dal Comitato – ha riconosciuto il danno erariale di 804.000,00 euro per la mancata manutenzione dell’acquedotto che il 30.12.2007 lasciò senz’acqua per 10 giorni alcuni comuni della vallata del Tronto, in Provincia di Ascoli Piceno. Stando alla stampa, almeno 70 imprese, per lo più attività commerciali danneggiate dalla rottura nel periodo festivo tra capodanno e l’epifania, appoggiate dalla Confcommercio, hanno richiesto i danni economici a chi non provvide alla necessaria manutenzione dell’impianto, causandone la rottura.

Analoga iniziativa – continuano dal Comitato – è stata intrapresa dagli imprenditori di via Toscana, a Pesaro, che, appoggiati dalle varie associazioni di categoria, 8 anni fa, in seguito all’esondazione del fiume che causò loro danni, si mossero a tutela dei loro diritti e nel marzo 2013 hanno visto riconosciuto il risarcimento economico dei danni subiti.

Alla luce di quanto sopra, dal Comitato Sviluppo Sostenibile Valcesano è partito l’invito ai responsabili delle associazioni di categoria a cui sono iscritte le imprese della Valcesano danneggiate dal crollo del ponte dell’Acquasanta, a seguire l’esempio dei loro colleghi di Ascoli Piceno e Pesaro i quali si sono schierati al fianco degli associati per difendere i loro diritti ed interessi economici, contrariamente a quanto sta avvenendo nel territorio tra Corinaldo e Mondavio.
Più volte, detti responsabili – accusa il comitato – si sono infatti inspiegabilmente e pubblicamente schierati a fianco dei responsabili del crollo, criticando l’operato del Comitato che, lo ricordiamo, sta supportando imprese e cittadini per ottenere la tempestiva riapertura della viabilità e il risarcimento dei danni subiti e subendi.
Per quel che ci riguarda, continueremo la campagna di raccolta diffide fino a che non sarà ripristinata la viabilità con l’apertura al traffico del ponte provvisorio bailey. Dopo tale data, con il raggiungimento dell’obiettivo perseguito (il ripristino della viabilità), cesserà la campagna di sottoscrizione e il Comitato si attiverà a sostegno di coloro che avranno aderito all’azione fino all’ottenimento del risarcimento richiesto“.

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